Borsa Milano, spread, inflazione Russia - dazi - deloitte campania

Giornata negativa per i titoli europei del settore della difesa, che hanno evidenziato un forte calo in scia alle indiscrezioni diffuse da Politico su un possibile accordo di pace tra Russia e Ucraina promosso dagli Stati Uniti. La notizia, non ancora confermata ufficialmente dalla Casa Bianca, ha avuto un impatto immediato sui listini, riflettendo un cambiamento improvviso nelle aspettative del mercato.

Le dichiarazioni attribuite a fonti diplomatiche statunitensi parlano di un’intesa ormai “vicina” e potenzialmente in grado di segnare la fine del conflitto iniziato nel febbraio 2022. La prospettiva di una fase post-bellica, con una riduzione della domanda di sistemi d’arma e forniture militari, ha innescato vendite diffuse sul comparto.

All’interno dello Stoxx 600, il settore difesa risulta tra i più penalizzati. Rheinmetall, tra le aziende europee più esposte alla produzione di mezzi militari pesanti, registra un ribasso del 5,3%, mentre Leonardo scivola del 4,7%, estendendo una correzione che si è intensificata nel corso della seduta. Il sentiment di mercato riflette la percezione che, in caso di cessate il fuoco, potrebbe intervenire una riduzione dei budget strategici destinati agli armamenti, almeno nel breve periodo.

La reazione potrebbe tuttavia essere influenzata da diversi fattori ancora in evoluzione, tra cui l’effettiva natura dell’accordo, le sue clausole, la tempistica e soprattutto l’eventuale impatto sulle politiche industriali europee in materia di sicurezza.


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