Inquinamento Report Mare Nostrum Legambiente

Il nuovo rapporto “Mare Nonstrum 2023” di Legambiente lancia l’allarme sulla salute delle coste italiane, messe sotto scacco da abusivismo edilizio, maldepurazione e pesca illegale.

A farla da padrone, secondo il report, è il ciclo illegale del cemento, con 10.337 reati accertati nel 2022, pari al 52,9% del totale. L’abusivismo edilizio, le occupazioni abusive di demanio marittimo, le cave e i cantieri illeciti stanno letteralmente aggredendo i litorali italiani.

Al secondo posto tra le illegalità ambientali c’è l'”inquinamento del mare”, con 4.730 reati legati allo smaltimento irregolare dei rifiuti e agli scarichi non depurati.

Un fenomeno in forte ascesa è quello degli illeciti commessi dai diportisti: +197% nel 2022 rispetto all’anno precedente, con oltre 600 violazioni accertate. Le aree marine protette sono tra le più colpite da ancoraggi abusivi e presenze non autorizzate.

Non si arresta nemmeno la piaga della pesca di frodo, con quasi 4mila reati nel 2022. I sequestri di prodotti ittici irregolari hanno raggiunto le 400 tonnellate. Un vero e proprio saccheggio di specie protette e stock ittici già in sofferenza.

Campania in testa per reati, male anche Sicilia e Puglia

Guardando alla distribuzione geografica degli illeciti ambientali, la Campania si conferma maglia nera per reati ambientali lungo le coste. Seguono Sicilia, Puglia, Lazio e Calabria. In termini di infrazioni per km di costa, la situazione peggiore è in Basilicata.

Con 3.345 illeciti penali accertati nel 2022, la Campania conta da sola il 17,1% del totale dei reati ambientali marini in Italia. L’abusivismo edilizio dilaga soprattutto nelle aree del Cilento e Costiera Amalfitana, patrimoni paesaggistici aggrediti dal cemento illegale. Preoccupa anche l’inquinamento da scarichi fognari non depurati, con numerosi centri costieri ancora non allacciati a impianti di trattamento delle acque reflue. La Campania detiene poi il record negativo di illeciti amministrativi, ben 4.392 nel 2022. Occorrono interventi decisi per frenare le illegalità ambientali e bonificare un territorio messo in ginocchio da cemento abusivo e rifiuti tossici.

L’appello di Legambiente al governo Meloni

Per porre un freno ai reati contro il mare, Legambiente chiede interventi urgenti all’esecutivo: servono demolizioni rapide degli abusi edilizi, più investimenti per migliorare fognature e depuratori, controlli efficaci sulle Acque di scarico. Il neo-commissario per la depurazione è chiamato a un’accelerazione decisiva.

di Serena Lena