Prove di Austerity in Italia. I costi per l’energia diventano sempre più insostenibili per famiglie e imprese. Il Paese è chiamato nei prossimi mesi a trovare fonti alternative al ras russo e intanto ‘vara’ la cosiddetta “Operazione termostato”. Le sanzioni inflitte alla Russia si stanno riflettendo sulla nostra economia, il Governo prova a correre ai ripari con misure che ricordano la crisi del ’73.
A partire dal 1° maggio, secondo quanto deciso dalla commissione Ambiente della Camera, all’interno del decreto Bollette, saranno imposte limitazioni di temperatura negli uffici pubblici e scuole. Fuori dal provvedimento, al momento, ospedali e case di cura.
Nulla di paragonabile all’austerity per la crisi petrolifera del 1973, ma si tratta certamente di un timido segnale che punta verso il risparmio.
Secondo la nuova norma, proposta dal M5S, la media ponderata della temperatura dell’aria, misurata nei singoli ambienti di ciascuna unità immobiliare, non dovrà essere superiore ai 19 gradi in inverno e minore di 27 gradi in estate, con un margine comunque di tolleranza di due gradi. Significa che il riscaldamento potrà arrivare ad un massimo di 21 gradi e l’aria condizionata potrà partire da un minimo di 29. In questo modo – sostengono i promotori dell’emendamento approvato a Montecitorio – si può ridurre il consumo di metano di 4 miliardi di metri cubi all’anno.
La norma, che come detto partirà dagli edifici pubblici, potrebbe essere estesa in un secondo momento a tutte le case e a tutti gli uffici.
Pubblica illuminazione
Non solo uffici e condomini, nel provvedimento potrebbe rientrare anche la pubblica illuminazione. Il Governo starebbe valutando la possibilità di ridurre il numero dei lampioni accesi e le ore di illuminazione nelle città, così come di porre dei limiti all’accensione della luce nelle parti comuni dei condomini (ad esempio nel cortile o nel giardino). Una misura che potrebbe far discutere: occorrerà tenere conto, infatti, della sicurezza nei quartieri in determinate zone e a certe ore della notte.
Se questa non è Austerity…
