Le criptovalute tornano sotto i riflettori con una giornata di forti rialzi, trainati dalle crescenti tensioni geopolitiche e commerciali. A scatenare il nuovo slancio è stato l’annuncio dell’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha comunicato l’imposizione di dazi del 30% sulle esportazioni dell’Unione Europea a partire dal 1° agosto, con l’eventualità di un raddoppio in caso di contromisure da Bruxelles.
L’effetto sui mercati tradizionali è stato immediato, con nuove turbolenze sui principali listini internazionali. Ma mentre gli investitori istituzionali si interrogano sulle ripercussioni globali, il comparto delle criptovalute ha reagito con un potente balzo in avanti, confermandosi una delle asset class più reattive in fasi di incertezza.
Il protagonista assoluto è il Bitcoin, che ha toccato un nuovo massimo storico a 122.569,40 dollari, con un incremento giornaliero del 3,05%. Un rialzo che porta il guadagno nelle ultime 24 ore al 3,63%, consolidando la posizione dominante della criptovaluta sul mercato globale.
In terreno positivo anche gli altri principali token: Ethereum cresce dell’1,8%, Binance Coin dell’1%, mentre si distinguono Dogecoin con un +4,2% e Cardano a +2,4%. Il movimento corale del settore suggerisce un ritorno di fiducia da parte degli investitori retail e istituzionali, che vedono nelle criptovalute un possibile rifugio di valore alternativo in un contesto geopolitico incerto.
L’andamento rialzista di oggi conferma il ruolo crescente delle valute digitali come strumento di diversificazione e copertura, soprattutto in scenari economici caratterizzati da volatilità e tensioni commerciali. In particolare, l’effetto Trump, con i dazi minacciati contro Europa, Messico e Canada, ha acceso una nuova fase di incertezza che alimenta l’interesse per asset decentralizzati e al di fuori del controllo politico diretto.
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