Edilizia - cantiere - Italia - costruzioni

Costruzioni. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, ha confermato anche per il 2025 la riduzione contributiva dell’11,50% a favore dei datori di lavoro del settore edile.
La misura, prevista dall’articolo 29 del decreto-legge 23 giugno 1995 n. 244 (convertito con modificazioni dalla legge 8 agosto 1995 n. 341), rappresenta un intervento di rilievo per sostenere la stabilità occupazionale e la competitività delle imprese in un comparto strategico ma caratterizzato da alta volatilità ciclica.

La ratio della misura

L’agevolazione nasce per alleggerire il costo del lavoro nel settore delle costruzioni, dove i datori di lavoro sono tenuti al versamento dei contributi previdenziali e assistenziali calcolati sull’imponibile determinato dalle ore previste dai contratti collettivi nazionali, al netto delle assenze specificamente escluse.

Sull’ammontare dei contributi – esclusi quelli destinati al Fondo pensioni lavoratori dipendenti – è prevista una riduzione percentuale che, per legge, viene rivalutata annualmente dal Governo in base agli effetti finanziari registrati.

La verifica del 2025

Come stabilito dal comma 5 dello stesso articolo 29, entro il 31 maggio di ogni anno il Governo è tenuto a verificare l’impatto delle misure e, entro il 31 luglio, può confermare o modificare la riduzione in vigore.
Le rilevazioni elaborate dall’Inps hanno mostrato che nel 2024 il gettito contributivo del settore ha sostanzialmente compensato la riduzione applicata nella misura dell’11,5%, senza effetti distorsivi per la sostenibilità del sistema.

Alla luce di questi dati, il decreto interministeriale — firmato dal Ministero del Lavoro e dal MEF — conferma per l’anno 2025 la riduzione dell’11,50%, in continuità con quanto previsto dal decreto direttoriale del 16 maggio 2024.

Impatto economico e settoriale

La decisione si inserisce in un contesto in cui il comparto edile, pur beneficiando dei grandi piani infrastrutturali e dei fondi PNRR, continua a fronteggiare pressioni inflazionistiche, carenza di manodopera qualificata e rallentamento dei cantieri pubblici.

Il mantenimento della riduzione contributiva contribuisce a sostenere la liquidità delle imprese, a favorire l’occupazione regolare e a contenere i costi di produzione, in un momento in cui la transizione ecologica e digitale del settore richiede investimenti aggiuntivi.


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