Secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA), entro il 2030, le fonti rinnovabili come fotovoltaico ed eolico produrranno quasi il 50% dell’elettricità globale, consolidando il loro ruolo centrale nella transizione energetica. Lo rivela il rapporto annuale dell’agenzia, che mette in evidenza il ritmo accelerato con cui l’energia pulita si sta espandendo a livello globale.
Dal 2024 al 2030, sarà aggiunta una nuova potenza di 5.500 Gigawatt (GW), quasi il triplo rispetto alla crescita registrata nel periodo 2017-2023. Solo nel 2024, si stima che saranno installati 670 GW. Questo incremento, trainato principalmente dal solare fotovoltaico e dall’eolico, porterà queste due fonti a raddoppiare la loro quota nel mix energetico globale, raggiungendo circa il 30% entro la fine del decennio.
“Il mondo sta assistendo a un’espansione senza precedenti delle energie rinnovabili,” ha dichiarato Fatih Birol, direttore esecutivo dell’IEA. “Le tecnologie rinnovabili stanno rapidamente trasformando il sistema energetico, e questo è un segnale incoraggiante per la lotta contro il cambiamento climatico”.
La crescita delle rinnovabili non solo aiuterà a ridurre le emissioni di CO2, ma anche a migliorare la sicurezza energetica, dato che molte nazioni potranno contare su fonti locali di energia piuttosto che dipendere da importazioni di combustibili fossili.
Un futuro a basse emissioni
Oltre a fotovoltaico ed eolico, anche tecnologie come l’idroelettrico e l’energia geotermica contribuiranno significativamente a questa crescita. Tuttavia, la transizione energetica richiede anche un forte impegno politico e investimenti significativi per garantire infrastrutture adeguate e una rete elettrica resiliente.
Secondo il rapporto, per raggiungere gli obiettivi climatici a lungo termine e contenere il riscaldamento globale entro 1,5°C, il ritmo della crescita delle rinnovabili dovrà continuare ad aumentare, insieme a politiche di sostegno più ambiziose da parte dei governi.
Questo traguardo è fondamentale per garantire un futuro energetico più sostenibile e meno dipendente dai combustibili fossili, e segna un passo avanti decisivo nella lotta contro il cambiamento climatico.
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