Acciaierie d'Italia ex Ilva

Il Consiglio dei ministri ha approvato il decreto-legge per gli stabilimenti ex Ilva, un intervento definito dal Governo come urgente e indispensabile per evitare l’interruzione delle attività industriali e per proteggere la filiera dell’acciaio italiana, considerata strategica per l’industria nazionale.

A comunicarlo è stato il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, sottolineando che il provvedimento non riguarda solo la continuità operativa dei siti produttivi, ma introduce anche misure per la tutela dei lavoratori e per il riconoscimento di indennizzi ai territori impattati da anni di crisi industriale e tensioni sociali.

La parte più rilevante del decreto riguarda l’autorizzazione concessa ad Acciaierie d’Italia in amministrazione straordinaria all’utilizzo dei 108 milioni di euro residui del finanziamento destinato inizialmente al cosiddetto “ponte gestionale”. Queste risorse, spiega il ministero, saranno fondamentali per garantire la sopravvivenza delle attività almeno fino a febbraio 2026, quando dovrebbe concludersi la procedura di gara per l’individuazione del nuovo soggetto industriale chiamato a rilevare il controllo del gruppo.

La decisione apre un nuovo capitolo nella complessa vicenda dell’ex Ilva, dove si intrecciano politica industriale, ambientalismo, criticità occupazionali e interessi strategici nazionali. L’intervento rientra in una logica di “gestione ponte”, in attesa della definizione del futuro assetto industriale, considerato da Palazzo Chigi una priorità per assicurare al Paese la produzione autonoma di uno dei materiali più rilevanti per manifattura, edilizia e difesa.

Resta aperta, tuttavia, la questione ecologica e sociale, soprattutto a Taranto, dove la tensione tra diritto al lavoro e diritto alla salute continua a rappresentare una delle ferite più profonde nella storia industriale italiana. Il Governo ha ribadito l’impegno a sostenere non solo la produzione, ma anche processi di transizione ecologica e di mitigazione dei danni ambientali accumulati negli anni.


Leggi le notizie di Piazza Borsa

Per restare sempre aggiornato, segui i nostri canali social FacebookTwitterInstagram LinkedIn