Sciopero Treni Ferrovie

Manifestazioni e sciopero pro Gaza. Una giornata di mobilitazioni, cortei e blocchi sta condizionando la giornata in Italia, tra sciopero generale proclamato da Cgil e sindacati di base in solidarietà alla Global Sumud Flotilla e proteste diffuse a sostegno della causa palestinese. Il Garante degli scioperi ha dichiarato l’astensione dal lavoro illegittima per mancato preavviso, ma questo non ha fermato i manifestanti, che hanno trasformato lo sciopero in un grido politico e sociale.

Le immagini dalle città mostrano un Paese spaccato tra rivendicazioni umanitarie e tensioni crescenti. A Torino, circa duecento manifestanti pro-Palestina hanno assaltato le Officine Grandi Riparazioni (Ogr), devastando porte e arredi alla vigilia di una serie di incontri previsti con Ursula von der Leyen e Jeff Bezos. A Roma, il corteo ha bloccato strade e costretto alla chiusura della fermata metro Termini. In Puglia, due voli Ita sono stati cancellati a Bari, mentre a Milano la situazione nelle stazioni è critica, con ritardi fino a cinque ore.

Il nodo trasporti resta il più sensibile: a Bologna e Firenze i binari sono stati occupati dai manifestanti, fermando la circolazione ferroviaria. A Livorno il traffico commerciale è stato bloccato all’accesso nord del porto, con Tir intrappolati tra i presidi. Anche a Trieste e Napoli si registrano tensioni e scontri.

La protesta si è estesa anche al mondo accademico: università e scuole occupate da studenti che si definiscono «l’equipaggio di terra della Flotilla», pronti a sostenere gli attivisti fermati.

Sul piano politico, lo scontro è frontale. Il vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini ha ribadito la necessità di riformare la legge sugli scioperi: «Chi organizza manifestazioni illegali deve pagare una cauzione e risarcire i danni. Lo organizza Landini? Lo paghi Landini». Per Salvini, il danno al sistema Italia vale miliardi di euro. Più cauta la presidente del Garante, Paola Bellocchi, che ha definito la decisione «puramente tecnica» e ha invitato a «non esasperare» la situazione, pur ribadendo che la legge va rispettata.

Dalla maggioranza arrivano toni duri: Guido Crosetto accusa i manifestanti di alimentare caos senza aiutare Gaza, mentre Anna Maria Bernini condanna le violenze pur riconoscendo la legittimità delle manifestazioni pacifiche. Dall’altra parte, il leader Cgil Maurizio Landini difende la mobilitazione: «Le piazze saranno strapiene. È una reazione di umanità contro un genocidio», annunciando l’impugnazione della delibera del Garante.

La questione ha dunque oltrepassato i confini sindacali, trasformandosi in una partita politica, sociale e geopolitica. L’Italia, oggi, non si è fermata solo per uno sciopero: si è fermata per Gaza, mostrando quanto la politica internazionale possa incendiare il conflitto sociale interno.


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