Nella giornata di giovedì, un attacco ha colpito la base italiana UNP 1-31, parte della missione UNIFIL nel sud del Libano. L’incidente è stato causato da colpi sparati dall’esercito israeliano, che, secondo fonti libanesi, hanno mirato l’ingresso del bunker della base italiana, sorvolato in precedenza da un drone. Non ci sono stati feriti tra il personale italiano, che è in sicurezza, ma sono stati danneggiati i sistemi di comunicazione con il comando UNIFIL a Naqura.
Guido Crosetto, Ministro della Difesa, ha condannato l’accaduto, dichiarando: “Questi incidenti sono intollerabili. Ho espresso una protesta formale al mio omologo israeliano e all’ambasciatore di Israele in Italia, sottolineando la gravità della situazione. La sicurezza dei nostri militari in Libano è una priorità assoluta, e siamo impegnati nel garantire che tali eventi non si ripetano”.
Il portavoce di UNIFIL, Andrea Tenenti, ha confermato che tre basi della missione sono state colpite dalle forze israeliane, tra cui due italiane e il quartier generale della missione a Naqura, dove due caschi blu indonesiani sono rimasti feriti a seguito del bombardamento di una torretta d’osservazione da parte di un carro armato israeliano.
Crosetto ha ribadito che l’Italia continuerà a collaborare con le Nazioni Unite per favorire una de-escalation della tensione nella regione e garantire la protezione delle truppe italiane e della missione UNIFIL.
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