Ospedale Cardarelli di Napoli

L’ospedale Cardarelli di Napoli è tra i primi centri italiani ad aver utilizzato un nuovo farmaco trombolitico per il trattamento dell’ictus ischemico acuto. Due pazienti sono state sottoposte alla terapia innovativa che, grazie a una singola somministrazione endovenosa, permette una rapida ricanalizzazione dei vasi cerebrali occlusi e un significativo recupero funzionale.

Il farmaco agisce direttamente sulla fibrina del trombo, dissolvendone progressivamente la struttura proteica che blocca il flusso sanguigno. Una delle pazienti è stata trattata con un approccio combinato – farmaco e trombectomia meccanica – con esito positivo. Nell’altro caso, la somministrazione ha portato alla completa regressione dei sintomi senza ulteriori interventi.

“Questa nuova terapia rappresenta un passo avanti decisivo – spiega Vincenzo Andreone, direttore della Neurologia e Stroke Unit del Cardarelli – perché consente una somministrazione più semplice e rapida rispetto alle attuali, con risultati clinici che la letteratura scientifica indica come sicuri ed efficaci”.

Il direttore generale Antonio d’Amore sottolinea come il Cardarelli sia già tra le prime quattro strutture italiane – e la prima del Sud – per numero di ricoveri con trombolisi. “La finestra temporale per trattare l’ictus è molto breve. Tutte le innovazioni che permettono di ridurre i tempi di intervento migliorano la qualità e l’efficacia delle cure”, ha detto.

La Campania, ricorda la nota, è tra le regioni italiane più avanzate nel trattamento dell’ictus ischemico, con il Cardarelli che svolge un ruolo centrale nella rete tempo-dipendente per la gestione delle emergenze cerebrovascolari.


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