Sindacati brunetta e landini

Durante la presentazione del rapporto Cgil sulla contrattazione, il segretario generale Maurizio Landini ha sollevato polemiche riguardo alla presenza di sindacati con scarsa rappresentanza ai tavoli di negoziazione con il governo. Secondo Landini, sigle come Ugl e Confsal, che non arrivano al 3% di rappresentanza, sono state invitate a partecipare nonostante il loro limitato peso nel panorama sindacale.

“Al tavolo con il Governo a palazzo Chigi non ci sono solo Cgil, Cisl e Uil, ci troviamo una quantità di sindacati, alcuni che non conoscevo nemmeno, che sono lì perché chiamati dal Governo”, ha affermato Landini. Ha poi aggiunto: “Se vai a vedere, lì dove hai certificato la rappresentanza come nel settore pubblico, questi sindacati non arrivano nemmeno al 3% della rappresentanza. Alcuni non arrivano al prefisso telefonico, ma sono al tavolo delle trattative.”

Landini ha poi criticato la firma di un nuovo contratto prevista per il 19 settembre, che coinvolgerà il ministro del lavoro, il ministro dell’industria, e altri rappresentanti istituzionali. “Il 19, il ministro del lavoro, il ministro dell’industria, il presidente del Cnel, quello dell’Inps, quello dell’Inail e potrei continuare, andranno tutti a tenere a battesimo la firma di un nuovo contratto”, ha dichiarato Landini, riferendosi a un accordo tra l’associazione datoriali Confimi e il sindacato Confsal. “Soggetti che non hanno alcuna rappresentanza”, ha aggiunto.

La smentita del CNEL

In risposta alle dichiarazioni di Landini, il CNEL ha diffuso un comunicato ufficiale per chiarire la propria posizione. “Apprendiamo da una dichiarazione del Segretario generale della CGIL che il Presidente del CNEL ‘terrebbe a battesimo’ il 19 settembre p.v. un nuovo contratto posto in essere da ‘soggetti che non hanno alcuna rappresentanza’. L’agenda del Presidente del CNEL per la data in questione non prevede alcun impegno di questo genere, avendo già declinato l’invito a suo tempo ricevuto”, si legge nel comunicato.

Il CNEL ha inoltre ribadito che “tiene a battesimo” – e continuerà a farlo – solo i Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro (CCNL) in grado di esprimere la massima rappresentanza unitaria delle parti sociali, come avvenuto il 9 luglio scorso per il CCNL Servizi Ambientali, firmato da organizzazioni sindacali e datoriali di rilievo.


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