Mediobanca

Il Consiglio di amministrazione di Mediobanca ha ufficializzato la nomina di Vittorio Umberto Grilli come presidente e di Alessandro Melzi d’Eril come nuovo Amministratore Delegato del gruppo. La decisione è arrivata al termine dell’assemblea degli azionisti, che ha approvato il bilancio al 30 giugno 2025 e sancito l’avvio di una nuova fase per l’istituto milanese, da sempre al centro della finanza italiana.

Sono emozionato e onorato di poter assumere questa carica in un gruppo che è al centro del sistema finanziario del nostro Paese da decenni – ha dichiarato Melzi d’Eril –. Da oggi iniziamo a scrivere insieme un nuovo capitolo della storia della banca. Sono certo che sarà ricco di importanti successi grazie al contributo di tutti noi”.

Il nuovo consiglio, composto da 12 membri eletti per gli esercizi 2026-2028, include figure di rilievo come Sandro Panizza, Paolo Gallo, Massimo Lapucci, Tiziana Togna, Federica Minozzi e Andrea Zappia, provenienti dalla lista presentata dall’azionista Banca Monte dei Paschi di Siena. Lo stesso Panizza è stato nominato vicepresidente, mentre Massimo Bertolini è stato designato segretario del Consiglio.

Nel corso della riunione è stato annunciato che la nomina dei Comitati endoconsiliari avverrà in una prossima seduta, mentre il Consiglio ha convocato per il primo dicembre l’assemblea straordinaria degli azionisti per deliberare su alcune modifiche statutarie: in particolare, l’inclusione nel gruppo Montepaschi e la chiusura dell’esercizio sociale al 31 dicembre.

Il Consiglio ha inoltre deciso di anticipare al 5 novembre l’approvazione dei dati trimestrali al 30 settembre 2025, segno di una volontà di accelerare i processi gestionali e garantire maggiore trasparenza al mercato.

Sul fronte economico-finanziario, l’assemblea ha approvato la distribuzione di un dividendo lordo unitario di 1,15 euro per azione e confermato le politiche di remunerazione e incentivazione 2025-2026, oltre al nuovo Piano di Performance Shares 2025-2026. L’informativa sui compensi corrisposti nell’esercizio 2024-2025 ha registrato un’astensione del 97,06%, un dato che riflette una posizione prudente da parte degli azionisti sulla politica retributiva.

È stato infine stabilito che il compenso annuale complessivo del Consiglio non potrà superare 2,5 milioni di euro.
Sul fronte della revisione contabile, Mediobanca ha conferito a PriceWaterhouseCoopers (PwC) l’incarico di revisione legale dei conti per il periodo 2026–2034 e di revisione limitata della rendicontazione di sostenibilità per il triennio 2026–2028, ponendo così fine in anticipo al mandato assegnato a EY Spa, in vigore fino al 2030.

Con la nuova governance, Mediobanca si prepara ad affrontare le sfide del nuovo scenario finanziario, puntando su una strategia che coniuga innovazione, sostenibilità e solidità patrimoniale, in un contesto di rinnovata centralità nel sistema bancario italiano.


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