Napoli centro direzionale Pil
Napoli e la Campania invertono la tendenza e si allineano alle aree del Nord. No, non si sono assottigliate le distanze economiche tra le due aree del Paese, ma per la prima volta il Pil della Regione Campania registra una variazione verso l’alto lievemente superiore al resto del Paese (+0,6% nel 2023).
Un ottimo segnale che fa ben sperare e che giunge dopo scelte di stimolazione del mercato che iniziano a pagare.Sono dati tutti da confermare, ma i primi segnali lasciano ben sperare per il futuro. Il risveglio turistico e imprenditoriale nella città di Napoli e, più in generale, in Campania fanno parlare di un “aggangio alla ripresa” di cui potrebbe beneficiare l’intero Mezzogiorno. Parliamo della terza città italiana per Pil dopo Milano e Roma e ventiseiesima (su 115) città europea. Il Pil Napoletano – pari a 61,8 Miliardi di dollari – è superiore a quello di uno Stato come la Slovenia, ed è paragonabile acittà di prestigio come Praga, Helsinki, Copenaghen e Zurigo.

Le ragioni del rilancio

A partire dalla Zes, passando per l’utilizzo di incentivi statali, fino alla nascita di nuove imprese e Startup, l’intero comparto industriale, in ogni settore, sta iniziando a mettere a frutto le innumerevoli potenzialità finora inespresse. Una base significativa che, aggiunta ad un efficiente ed efficace impiego delle risorse del Pnrr, potrebbe consolidare la tendenza.

Come riportato da IlSole24Ore “un segnale interessante viene dalla Zes. Settantotto le domande presentate, sedici quelle autorizzate che produrranno investimenti per 120 milioni. Per lo più sono imprese locali quelle che si fanno avanti, ma c’è anche la multinazionale: è in attesa del via libera della conferenza dei servizi il gruppo Novartis, già presente a Torre Annunziata con il più importante polo di produzione di farmaci d’Italia”. Novità importanti che, con gli investimenti attuati ‘fuori zes’ contribuiscono a creare performance rilevanti.

“Srm – si legge – indica anche altri segnali positivi comparsi da qualche anno. In particolare, le imprese, nel 2022, in Campania sono cresciute dello 0,94% a fronte dello 0,89% del Mezzogiorno e 0,79% dell’Italia. E infine l’export – come riporta Srm – con la Campania che nel terzo trimestre registra una crescita del +27% a fronte del +21% dell’intero Paese. Numeri che in controluce trovano conferma nel traffico merci sul porto: 18,96 milioni di tonnellate di carichi nel 2022 (+6,3% sul 2021)”.