Raccolta differenziata

Il Comune di Pozzuoli dovrà annullare in autotutela la gara per l’affidamento del servizio di raccolta e gestione integrata dei rifiuti solidi urbani, del valore complessivo di 48,8 milioni di euro e della durata di cinque anni. A stabilirlo è l’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), con il parere di precontenzioso n. 417 del 22 ottobre 2025, che ha evidenziato gravi irregolarità nella definizione dell’importo posto a base di gara, in violazione del metodo tariffario rifiuti (MTR-2) definito da ARERA.

Secondo Anac, la stima dei costi e dei ricavi effettuata dalla stazione appaltante è “viziata” e “non conforme alla ratio del metodo tariffario”, in particolare per quanto riguarda il cosiddetto fattore di sharing — la quota di ricavi derivanti dalla vendita di materiali e energia da rifiuti che deve essere ripartita tra ente e gestore. La gara, invece, attribuiva al gestore il 100% dei proventi, contravvenendo alla normativa che prevede la ripartizione dei ricavi come incentivo alla massima efficienza nella raccolta differenziata.

Anac ha inoltre rilevato che “l’importo previsto dei ricavi da conferimenti ai consorzi di filiera e vendita delle frazioni valorizzabili è assolutamente incongruo, palesemente sovrastimato”, spiegando che i valori stimati “prescindono completamente dal dato storico”, secondo cui i ricavi effettivamente conseguibili “ammontano a meno di un terzo di quelli stimati”. Sotto accusa anche la stima dei costi per mezzi e automezzi, giudicata “non corretta” e incoerente con le reali necessità operative del servizio.

Il gestore uscente aveva contestato gli atti della procedura, denunciando la sottostima dei costi e chiedendo l’annullamento della gara. Con il parere emesso, Anac ha dato ragione alle contestazioni e ha ordinato al Comune di rivedere completamente il quadro economico, applicando correttamente il metodo tariffario e ridefinendo “le voci che compongono le entrate tariffarie” in coerenza con la normativa.

Se il Comune non dovesse conformarsi al parere dell’Autorità, dovrà comunicarne le motivazioni entro 15 giorni, come previsto dalla procedura.

Il fattore di sharing, sottolinea ancora Anac, rappresenta uno strumento chiave del modello ARERA, perché stimola il gestore a migliorare la raccolta differenziata, garantendo al tempo stesso un recupero di costi per l’utenza. “È solo la quota parte che resta in capo all’Ente che può essere valorizzata ai fini della riduzione delle entrate tariffarie”, spiega l’Autorità, “mentre la quota incentivante spettante al gestore non può essere detratta dal corrispettivo del servizio”.

La decisione di Anac obbliga quindi l’amministrazione flegrea a ripartire da zero nella predisposizione della gara, con un nuovo calcolo del valore complessivo dell’appalto conforme alle regole dell’Autorità di regolazione.


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