Dazn

Anno nuovo, problemi irrisolti vecchi. In occasione della ripresa del campionato di Serie A, dopo la sosta per i Mondiali, la piattaforma Dazn va in tilt durante il match clou della 16esima giornata di Campionato.

Inter-Napoli in campo e Twitter ‘esplode’ contro Dazn. Tifosi collegati per assistrere al big match tra Inter e Napoli ma lo streaming si blocca o – peggio ancora – non si avvia. L’hashtag #Dazn decolla tra le tendenze, spinto da cinguettii di tifosi e appassionati che si lamentano del disservizio a cui, c’è da dire, la piattaforma che per il secondo anno consecutivo detiene i diritti della Serie A, non è nuova. I disservizi Dazn, in verità, erano cominciati già nel pomeriggio – così come le proteste su Twitter – per le trasmissioni con annessi problemi delle altre partite della prima giornata.

Nei giorni scorsi, Dazn si era già trovata al centro delle polemiche in seguito all’aumento delle tariffe comunicato solo a poche ore dalla ripresa del campionato. Si tratta di dieci euro in più per il piano Standard e per il piano Plus per l’abbonamento mensile, evitabili solo scegliendo il piano annuale senza possibilità di recesso. Chi non ha subito l’aumento di prezzo è chi è già abbonato.

Si tratta dell’ennesimo passo falso che ha fatto storcere il naso anche alle associazioni dei consumatori che già minacciano azioni legali.

“La pirateria uccide il calcio” recitava uno slogan della Lega Serie A. Senza dubbio il ricorso a fonti ‘alternative’ e illegali per la fruizione degli eventi sportivi toglie alle società sportive introiti importanti per fare concorrenza alle big europee, ma ora gli utenti – delusi a giusta ragione – ribaltano lo slogan contro l’attuale detentore dei diritti tv. Dazn, lo ricordiamo, godrà dell’esclusiva per almeno un altro campionato, ma c’è ancora molto da migliorare.