È stata siglata l’ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) per il settore dei servizi di pulizia, integrati e multiservizi, che coinvolge oltre mezzo milione di lavoratori. L’intesa è stata raggiunta tra Unionservizi Confapi, Legacoop Produzione-Servizi, Confcooperative Lavoro e Servizi, Agci Lavoro e Servizi e le organizzazioni sindacali Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uil Trasporti.
Il contratto avrà validità dal 1° giugno 2025 al 31 dicembre 2028, con un aumento salariale complessivo di 215 euro, distribuito in più tranche nel corso dei quattro anni. Si tratta di un risultato significativo sia per i lavoratori che per le imprese, che riescono così a contemperare esigenze di sostenibilità economica e dignità salariale.
Secondo Vincenzo Elifani, presidente di Unionservizi Confapi, l’accordo giunge “al termine di una trattativa lunga e complessa” e consente alle imprese di evitare l’impatto immediato dell’aumento dei costi: “Dal 1° luglio le aziende avrebbero dovuto versare 136 euro derivanti dall’Ipca, ma grazie a questa intesa l’impatto sarà diluito su più anni, dando respiro alle imprese e allo stesso tempo garantendo incrementi retributivi concreti per i lavoratori.”
Oltre agli aspetti economici, l’accordo introduce importanti migliorie normative, tra cui l’adeguamento delle tutele sul tema della violenza di genere e una revisione della disciplina sul lavoro a tempo parziale, per rendere il settore più equo e inclusivo.
Questo rinnovo rappresenta un passaggio strategico per un comparto spesso ai margini del dibattito pubblico ma centrale per il funzionamento di molti servizi pubblici e privati. La firma dell’accordo segna un equilibrio tra la necessità di sostenere il potere d’acquisto dei lavoratori e la sopravvivenza economica delle imprese, in un contesto di forte pressione inflattiva e instabilità economica.
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