I cantieri della nuova linea ad alta velocità Napoli-Bari si stanno rivelando una vera e propria miniera di tesori archeologici. Durante i lavori di realizzazione della tratta, sono stati rinvenuti numerosi reperti che testimoniano la ricca storia del territorio campano.
Tra i ritrovamenti più importanti si segnalano un villaggio dell’età del Rame a Gaudello, un tratto dell’antica via Appia a Maddaloni e un santuario di epoca ellenistico-romana a Ponte. Ma non solo: è emersa anche una villa romana quasi intatta a Solopaca e numerose sepolture con ricchi corredi funerari.
Questi reperti, presentati oggi a Napoli Afragola alla presenza di rappresentanti del Gruppo FS e delle Soprintendenze, offrono una finestra unica sul passato, permettendoci di ricostruire la vita quotidiana e le culture che si sono succedute nel corso dei secoli in questa regione.
Il Gruppo FS, promotore di questo importante progetto infrastrutturale, ha dimostrato una grande sensibilità verso il patrimonio culturale, integrando le attività di scavo archeologico con i lavori di costruzione. In questo modo, lo sviluppo infrastrutturale si coniuga con la valorizzazione del patrimonio storico e artistico del territorio.
I ritrovamenti archeologici lungo la linea Napoli-Bari rappresentano un’opportunità unica per approfondire la conoscenza del nostro passato e per promuovere la cultura. I reperti recuperati saranno oggetto di studi approfonditi e, in molti casi, saranno esposti al pubblico, consentendo a tutti di ammirare la bellezza e l’importanza di queste scoperte.
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