Nonostante un generale calo delle denunce di infortunio sul lavoro, nel 2024 si registra un preoccupante aumento dei decessi. È quanto emerge dai dati provvisori dell’Inail relativi all’anno appena concluso.
Nel dettaglio, le denunce di infortunio in occasione di lavoro sono diminuite dell’1,9% rispetto al 2023, attestandosi a 414.853 casi. Si tratta di un dato positivo, che conferma una tendenza in atto da alcuni anni e che è in parte riconducibile al progressivo superamento dell’emergenza sanitaria da Covid-19. Tuttavia, il numero delle vittime è aumentato di 7 unità rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 797.
Questo dato allarma e impone una riflessione approfondita sulle cause di questo aumento. Sono necessari ulteriori approfondimenti per comprendere se si tratti di un trend isolato o se siano in atto dinamiche più preoccupanti.
L’Inail sottolinea come l’incidenza degli infortuni ogni 100mila lavoratori sia in calo, un segnale positivo che indica una maggiore attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Tuttavia, la persistenza di un numero elevato di decessi evidenzia la necessità di intensificare gli sforzi per prevenire gli incidenti mortali.
Le cause di questo aumento dei decessi sono molteplici e complesse, e richiedono un’analisi attenta da parte degli esperti. Tra i fattori che potrebbero aver influito si possono citare:
- Settori a rischio: Alcuni settori economici sono storicamente più esposti al rischio di incidenti mortali, come l’edilizia e l’agricoltura.
- Mancanza di formazione: Una formazione insufficiente in materia di sicurezza può aumentare il rischio di incidenti.
- Usure degli impianti: Macchinari e attrezzature obsolete possono essere causa di incidenti.
- Fattori psicologici: Stress, stanchezza e sovraccarico di lavoro possono influire negativamente sulla concentrazione e aumentare il rischio di errori.
È fondamentale che istituzioni, imprese e lavoratori collaborino per mettere in atto tutte le misure necessarie a ridurre il numero di incidenti mortali sul lavoro. Sono necessari investimenti in prevenzione, formazione e controlli, nonché una maggiore consapevolezza da parte di tutti gli attori coinvolti.
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