Università Federico II

Il Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) per le università statali raggiunge nel 2025 i 9,4 miliardi di euro, con un aumento di 336 milioni rispetto allo scorso anno. La crescita riguarda l’intero sistema accademico nazionale, ma in particolare Napoli si conferma protagonista con due dei suoi principali atenei: la Federico II e la Parthenope.

L’Università degli Studi di Napoli Federico II ottiene 410,1 milioni di euro, con un incremento dell’1% rispetto al 2024, mantenendosi tra i grandi poli accademici italiani insieme a Roma “Sapienza”, Bologna e Padova. Più dinamico il risultato della Parthenope, che registra un +6% annuo, uno degli aumenti più significativi a livello nazionale, al pari di Politecnico di Torino, Verona, Pavia e Foggia.

Il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha sottolineato come “un Paese che crede nel futuro investe nell’Università e nella Ricerca, perché è questa la strada della crescita”. La titolare del dicastero ha ricordato che la dotazione del Fondo “è aumentata di 336 milioni rispetto al 2024, fino a raggiungere un totale di 9,4 miliardi. Possiamo essere orgogliosi di un cammino che valorizza i giovani, attira talenti e accetta le sfide di un mondo in rapido cambiamento”.

L’analisi nel medio periodo evidenzia progressi ancora più marcati: dal 2019 al 2025 la Parthenope cresce del 42%, a testimonianza di un rafforzamento strutturale nel panorama universitario italiano. Nel frattempo, la Federico II si conferma tra i primi cinque atenei italiani per valore assoluto di finanziamento, consolidando il ruolo di Napoli come polo di formazione e ricerca.

Sul decreto di ripartizione sono stati acquisiti i pareri della CRUI, dell’ANVUR e del CNSU. La Conferenza dei Rettori ha espresso apprezzamento per “l’incremento complessivo dei finanziamenti” e in particolare per l’aumento delle risorse libere, che “consente una maggiore autonomia programmatoria ai singoli atenei”. Un punto cruciale, secondo la CRUI, vista la crescita dei costi, soprattutto per il personale.

Il quadro 2025 conferma dunque un trend positivo per l’intero sistema, con Napoli al centro di una traiettoria di consolidamento e sviluppo, in cui grandi atenei storici e istituzioni emergenti si muovono di pari passo, contribuendo alla competitività della città e dell’Italia.


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