Albergo dei Poveri Pnrr

A poco più di due anni dalla firma del protocollo tra il Governo e il Comune di Napoli per la valorizzazione e rigenerazione urbana del monumentale Palazzo Fuga, conosciuto anche come Albergo dei Poveri, i lavori proseguono secondo cronoprogramma. Questa mattina, alla presenza del Ministro della Cultura Alessandro Giuli e del Sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, si è svolta una nuova visita al cantiere situato in Piazza Carlo III, nel cuore della città.

Il progetto, ritenuto dal Governo “il più grande polo culturale d’Italia”, mira a trasformare l’antico edificio borbonico in un centro multifunzionale capace di ospitare musei, attività di alta formazione, spazi per la ricerca e l’innovazione culturale. L’ambizione è quella di creare un modello per l’intero Paese e per l’Europa, attraverso una rigenerazione che sia insieme urbana, sociale e paesaggistica.

L’investimento complessivo è pari a 248 milioni di euro, di cui 148 milioni provenienti dal Piano Nazionale per gli Investimenti Complementari al PNRR, mentre i restanti 100 milioni sono stati stanziati grazie all’Accordo per la Coesione della Regione Campania firmato il 17 settembre 2024. L’appalto, bandito da Invitalia S.p.A. attraverso Accordo Quadro, ha visto l’aggiudicazione nel dicembre 2022, con l’avvio dei lavori nel marzo 2024. La fine dell’intervento è prevista per la fine del 2029, con l’ultimo step dedicato agli allestimenti del Museo Archeologico Nazionale di Napoli (MANN) e della Biblioteca Nazionale.

Durante la visita, il Ministro Giuli ha ribadito l’impegno del Governo a garantire continuità finanziaria e istituzionale al progetto, sottolineando che il Ministero della Cultura “continuerà a sostenere con forza questa iniziativa, mettendo a disposizione tutte le risorse intellettuali e culturali”. L’intento è quello di realizzare un’opera condivisa, in piena sinergia con gli enti locali, le università, le scuole e il tessuto sociale della città.

Parlando del possibile inserimento di una struttura alberghiera all’interno del complesso, Giuli ha precisato che ogni decisione sarà assunta in concerto con il territorio: “Nulla sarà fatto senza il coinvolgimento diretto di Comune, Regione e dei rappresentanti locali. Questo progetto nasce dalla collaborazione, e tale rimarrà in ogni sua fase”.

Il restauro e la rifunzionalizzazione dell’Albergo dei Poveri rappresentano dunque una grande sfida nazionale: un progetto di ampio respiro culturale e sociale, che mira a trasformare un simbolo storico della marginalità in un faro di conoscenza e innovazione per le generazioni future.


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