Auto elettrica Pnrr

Il settore automobilistico è argomento di acceso dibattito di questi ultimi giorni: uno dei settori pilastro dell’economia europea sta, infatti, affrontando una serie di sfide legate alla transizione verso la mobilità sostenibile, la volontà dell’UE di eliminare i motori tradizionali entro il 2035.

La vittoria della Germania

L’ultima notizia è che la Germania ha ottenuto una vittoria nella sua lotta contro la Commissione europea per il divieto di vendita di automobili nuove a benzina e diesel a partire dal 2035: le auto con motori a combustione interna potranno continuare a essere vendute solo se funzionano esclusivamente con e-fuel, ovvero combustibili sintetici che possono essere utilizzati per alimentare i motori a combustione interna. Questo dovrebbe sbloccare l’impasse che aveva fermato l’iter della norma sulle auto ecologiche, su cui il Parlamento Ue aveva già dato il suo ok.

La Germania ha forti interessi nella benzina sintetica, poiché gran parte degli investimenti provengono dall’industria automobilistica tedesca, e molte aziende tedesche hanno investito nel primo impianto pilota per la produzione di benzina sintetica in Cile. Il Paese europeo, infatti, si sarebbe impegnato a investire 5 miliardi di euro in un programma di produzione di e-fuel entro il 2030, con l’obiettivo di diventare il leader nel continente per la produzione di questa tecnologia. 

I biocarburanti, che sono invece i principali prodotti su cui sta puntando l’Italia per la transizione verde, sono stati esclusi dalla deroga. 

Cosa sono gli e-fuel

Gli e-fuel sono combustibili liquidi ottenuti da fonti rinnovabili, come ad esempio l’idrogeno o il biossido di carbonio catturato dall’aria, elettrificando i processi chimici necessari per la loro produzione. Si tratta di combustibili ancora in fase di sviluppo e produzione su larga scala, pertanto sono ancora da studiare gli eventuali effetti che l’utilizzo avrebbe su serbatoi, condotti, impianti di iniezione e motore. 

Il disappunto dell’Italia

Ma l’accordo ha sollevato alcune critiche, in particolare da parte dell’Italia: l’investimento nella produzione di e-fuel potrebbe distogliere l’attenzione dalla transizione verso veicoli a zero emissioni, rallentando così il progresso verso gli obiettivi climatici dell’Unione Europea. Sono stati, inoltre, sollevati dubbi sul fatto che gli e-fuel siano davvero carbon neutral e sui loro elevati costi di produzione rispetto ai biocarburanti. L’Italia, che ha sviluppato una importante filiera produttiva di biocarburanti, ad oggi destinati principalmente ai settori dove l’elettrificazione non è implementabile in larga scala – come ad esempio il trasporto aereo e marittimo – auspica un ravvedimento della Commissione Europea che, ad oggi, appare improbabile.

Via libera Ue allo stop alle immatricolazioni di auto con motori a benzina e diesel dal 2035. I ministri dell’Energia hanno approvato un piano per immatricolare auto e furgoni nuovi dal 2035 se funzionanti con motori a scoppio usando carburanti neutri in termini di emissioni.

di Serena Lena