Bce Pil aprile tassi inflazione

La Banca centrale europea ha alzato i tassi d’interesse di 0,75 punti. Il tasso principale sale a 1,25%, il tasso sui depositi a 0,75% e il tasso sui prestiti marginali a 1,5%.

Lo comunica la Bce dopo la riunione del Consiglio direttivo. “Questo passo significativo anticipa la transizione da un livello prevalentemente accomodante ” di politica monetaria “verso livelli che assicureranno un ritorno puntuale dell’inflazione al target del 2%. In base alla valutazione attuale, “nei prossimi incontri il consiglio direttivo si aspetta di alzare ancora i tassi per smorzare la domanda e proteggere dal rischio di una persistente revisione al rialzo delle aspettative dell’inflazione”. La Bce ha infatti rivisto “significativamente al rialzo” le stime sull’inflazione che ora si attende all’ 8,1% in 2022, 5,5% nel 2023 e 2,3% in 2024. Si legge nel comunicato della Bce al termine della riunione.

Lo scudo anti spread

“Il Consiglio direttivo è pronto ad adeguare tutti i suoi strumenti nell’ambito del suo mandato per garantire che l’inflazione si stabilizzi al suo obiettivo del 2% nel medio termine. Il Tpi (o scudo anti-spread, ndr) è disponibile per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia per la trasmissione della politica monetaria in tutti i Paesi dell’area dell’euro, consentendo così al Consiglio direttivo di adempiere più efficacemente al proprio mandato di preservare la stabilità dei prezzi”. E’ quanto si legge nel comunicato della Bce. (Ansa)