“Gli odiatori storici tornano alla carica. Sono trascorsi inutilmente 5 anni ma gli argomenti proposti da chi non ha mai digerito una sconfitta politica e amministrativa, sono sempre gli stessi. Quelli ai quali i tribunali, di ogni ordine e grado, hanno dato risposte inequivocabili e contrarie alle loro tesi fantasiose. Ma oggi, prima di trasferirsi sulle loro barche e ai costosi lidi, negli alberghi a cinque stelle, il gruppo degli odiatori storici ha voluto dare ulteriore dimostrazione di quanto il governo della Camera di Commercio sia solo una “scusa” per attaccare personalmente il sottoscritto. Da rappresentanti delle associazioni datoriali registro volgarità e menzogne, attacchi gratuiti e privi di alcun fondamento, bugie. A questo si aggiunge una fantomatica richiesta di Commissariamento dell’Ente che appare ridicola e strumentale. Una richiesta che non ha alcun motivo di essere proposta se non quello di provare ad agitare acque rese torbide da attività che negli anni antecedenti il 2018 hanno caratterizzato la gestione della Camera di Commercio”. Lo dice, in una nota, il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola.
“Associazioni – sostiene – che oggi si sono apparentate senza alcuna remora con realtà oggetto di misure di controllo e che sotto mentite spoglie si ripropongono. Un governo camerale del precedente quinquennio sostenuto da queste associazioni che oggi lanciano strali, che ha finanziato progetti che sono finiti al vaglio della magistratura, con la costituzione di aziende ad hoc che hanno sperperato i soldi delle imprese e che non hanno fornito alcun giovamento alla vita dell’Ente. Associazioni che è bene chiarire, anche in questo quinquennio hanno partecipato ai bandi camerali, ricevendo i finanziamenti (forse lo dimenticano perché erano stati abituati ad altre cifre). O ancora, associazioni che compongono la compagine degli odiatori, che pur partecipando ai bandi non hanno potuto ricevere i finanziamenti perché prive di regolarità contributiva”.
E bene hanno fatto a inviare una denuncia alla Corte dei Conti per i presunti mancati incassi del contributo camerale, per il quale l’Ente non ha alcun ruolo per le ipotesi del recupero del credito. Questa denuncia, per la quale forniremo tutta la necessaria collaborazione, anche con documenti che qualcuno ha dimenticato, siamo certi che potrà evidenziare un danno erariale milionario inflitto all’Ente da una società costituita all’epoca e gestita da alcune delle stesse associazioni che vorrebbero dare lezioni di moralità ed educazione istituzionale”. Secondo Fiola “è difficile per chi è stato abituato a vedere la Camera di Commercio come una vacca da mungere, una realtà dalla quale attingere denari per il sostegno delle associazioni oramai totalmente distanti dalla vita reale delle imprese, comprendere che il mondo è cambiato. E che non si può tornare indietro. Chi anziché partecipare con proposte costruttive e serie alla vita dell’Ente ha ribaltato i tavoli andando via, sostiene di non aver potuto partecipare.
Chi accusa di non aver avuto la possibilità di accedere agli atti dimentica che un Ente non può negare tali possibilità ma deve salvaguardare gli iter burocratici e amministrativi. Chi è stato invitato a partecipare alla costituzione delle linee strategiche dell’attività dell’Ente, ha disertato sostenendo poi di non essere stato coinvolto. Per la prima volta nella storia della Camera di Commercio i soldi delle imprese sono stati restituiti alle imprese. In cinque anni abbiamo prodotto bandi per centinaia di milioni di euro, abbiamo reso la macchina amministrativa tra le più efficienti d’Italia nonostante i problemi legati alla carenza cronica di personale. E anche per questo invito a tenere fuori i funzionari da queste vicende, perché stanno svolgendo un lavoro importante rispettando leggi e regole che qualcuno continua a non voler recepire. Lavoriamo e continueremo a lavorare per la valorizzazione e la tutela del tessuto imprenditoriale di Napoli e provincia, senza farci intimidire e con la determinazione che ha sempre contraddistinto l’attuale governo dell’Ente”.
Nella nota Fiola, in merito alla sospensiva cautelare del Tar, acclude un commento dell’avvocato dell’Ente, Antonio Messina: “In relazione ai provvedimenti cautelari emessi dal Tar è bene evidenziare che il Tribunale Amministrativo Regionale ha solo sospeso i provvedimenti di esclusione ammettendo i ricorrenti “con riserva” differendo al 17 gennaio 2024 la valutazione nel merito. La Camera di Commercio ritiene di avere operato rispettando tutte le norme relative alla legge 580 e ai decreti Ministeriali 156 e 155 e pertanto farà valere le sue ragioni in occasione della prossima udienza”.