Un’operazione condotta dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli ha portato all’arresto di cinque persone, nell’ambito di un’indagine sulla gestione della rinomata pizzeria nel centro storico della città, nota come “Dal Presidente”, situata in via dei Tribunali.
Le indagini condotte dalla Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) partenopea, rappresentata dai pm Alessandra Converso e Daniela Varone, hanno rivelato legami con il clan Contini, componente di rango della federazione criminale nota come “Alleanza di Secondigliano”. Le accuse contestate riguardano il trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio, aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità di agevolare la camorra.
Tra le cinque persone arrestate, figura anche un poliziotto attualmente in servizio alla stradale di Avellino. Gli viene contestata l’intestazione fittizia di una società per la produzione e vendita di prodotti da forno. L’agente è stato condotto ai domiciliari dalle autorità competenti.
La pizzeria “Dal Presidente” deve il suo nome al fatto di essere stata aperta dal celebre pizzaiolo che preparò una pizza per l’allora presidente degli Stati Uniti, Bill Clinton. Situata in uno dei due decumani di Napoli, la zona è una delle mete turistiche più frequentate della città.
Secondo quanto emerso dalle indagini, l’impresa di ristorazione sarebbe stata acquistata grazie all’apporto economico e alla “protezione” fornita da un esponente di spicco del clan Contini. Anche dopo la sua detenzione per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, una parte dei proventi della pizzeria sarebbe stata destinata alla sua famiglia.
Le investigazioni hanno rivelato che la società era gestita, di fatto, dal cognato del detenuto, anch’egli con un passato penale. Successivamente, avrebbe abbandonato l’attività criminale per avviare una nuova impresa nel settore della vendita di prodotti da forno.
Oltre alla pizzeria, le autorità hanno sequestrato altri beni, tra cui una società operante nel settore dei servizi turistici e sette immobili di pregio situati a Napoli. Complessivamente, il valore dei beni sequestrati ammonta a circa 3,5 milioni di euro.
Gli indagati avrebbero reimpiegato ingenti somme di denaro, pari a 412.435 euro, nelle società di ristorazione e panificazione, nonché nell’acquisto di immobili. Il denaro è stato sequestrato insieme alle quote societarie, all’impresa individuale e agli immobili intestati a prestanome.
Le indagini sono state supportate dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, che hanno contribuito a chiarire i legami e le attività illecite del clan Contini nell’ambito della gestione della pizzeria e di altre attività commerciali.
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