Gedi Confapi

In un momento cruciale per il rilancio del settore delle costruzioni, dalla Puglia arriva un esempio concreto di come sia possibile coniugare sviluppo economico, diritti del lavoro e sostenibilità sociale. È stato sottoscritto ad Altamura un Protocollo di Intesa tra GEDI Group Spa, impresa attiva nel comparto edile, le organizzazioni sindacali FenealUil, FilcaCisl, Fillea-Cgil e i rappresentanti di Confapi ANIEM, che segna un importante passo avanti verso un’edilizia più moderna, sicura e inclusiva.

L’accordo, che avrà validità biennale, si ispira ai principi del nuovo Codice dei Contratti Pubblici e mira a elevare gli standard di qualità del lavoro nel settore, con particolare attenzione alla sicurezza nei cantieri, alla legalità, alla parità di genere e alla tutela dei lavoratori in trasferta. Un vero e proprio modello avanzato di relazioni industriali, che definisce un sistema articolato di relazioni sindacali per ogni singola commessa e introduce la tracciabilità dell’intera filiera dei subappalti, nel pieno rispetto delle normative contrattuali.

Secondo Luigi Sideri, segretario generale Filca-Cisl Bari, e Barbara Cerutti, della Filca nazionale, si tratta di un protocollo «innovativo e coraggioso, che fa della contrattazione territoriale uno strumento concreto di crescita e di tutela». Tra gli obiettivi centrali vi è infatti la promozione del lavoro dignitoso e trasparente, con regole chiare su orari, trasferte e sicurezza, e un impegno verso l’inclusione e la conciliazione vita-lavoro.

Il documento coinvolge 230 dipendenti della GEDI Group, di cui 160 operai e 70 tra tecnici e amministrativi, e prevede l’introduzione di figure specializzate come il Disability Manager e, in futuro, il Diversity Manager, oltre a politiche di welfare aziendale a sostegno della genitorialità e benefit di cura per i lavoratori e i loro familiari. L’accordo contempla anche percorsi formativi orientati alla transizione digitale e green, premi di risultato e clausole sociali per i cantieri finanziati dal PNRR, con l’obiettivo di garantire stabilità occupazionale e riconoscere il merito.

La firma, avvenuta alla presenza dei vertici nazionali e regionali delle organizzazioni coinvolte, rappresenta un esempio concreto di dialogo sociale virtuoso, con l’ambizione di diventare un modello replicabile in altre realtà territoriali. Il protocollo sarà inoltre monitorato periodicamente e depositato presso l’Ispettorato del Lavoro e l’ANAC, con la possibilità di essere valorizzato nelle gare pubbliche come elemento di premialità per le imprese virtuose.

Per i sindacati, si tratta di un’intesa che concretizza il principio del lavoro di qualità come leva di sviluppo sostenibile. Un accordo che mette al centro le persone, il lavoro e la legalità, rafforzando il ruolo della contrattazione collettiva nel costruire un’edilizia del futuro all’altezza delle sfide poste dal PNRR e dalle nuove opere pubbliche.


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