Ecommerce

L’e-commerce potrebbe generare un effetto volano di oltre 110 miliardi di euro (+6% del Pil al 2022) per l’economia italiana ed è un elemento di contrasto all’inflazione. E’ quanto viene rilevato dal nuovo studio realizzato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Amazon e presentato al Forum di Cernobbio.Già oggi l’adozione dell’e-commerce ha permesso al sistema paese di generare 21 miliardi di euro di fatturato che altrimenti sarebbero mancati.

Se tutte le imprese italiane adottassero il canale online per le vendite, si genererebbero 89 miliardi di euro aggiuntivi nell’economia. Inoltre, le imprese italiane che vendono online – secondo l’indagine condotta su 650 realtà – hanno riportato, grazie all’adozione del canale digitale, un incremento medio del fatturato dell’8,8%, della marginalità dell’8,1% e dell’export dell’8,1%. I maggiori benefici si riscontrano per le piccole e medie imprese: una quota maggiore di Pmi riporta infatti un aumento del fatturato (+9,3%), della marginalità (+64%) e dell’export (+3%) rispetto alle grandi imprese.

“Chi vende online riconosce, inoltre, benefici anche sul canale fisico – spiega Lorenzo Tavazzi, partner e responsabile area Scenari e Intelligence The European House – Ambrosetti -, riscontrando in particolare un aumento della brand awareness (7 su 10), un’innovazione dell’offerta basata su esperienza multicanale e un miglioramento del servizio di post-vendita (6 su 10) e un ampliamento della base di clientela nazionale ed estera (6 su 10)”.

Per Mariangela Marseglia, vp e country manager Amazon Italia e Spagna, “questi dati confermano come lo sviluppo dell’e-commerce abbia sostenuto il potere d’acquisto delle famiglie, aumentato il livello di competitività tra le imprese, stimolando la crescita del sistema economico italiano. Soprattutto in questo contesto macroeconomico sfidante, continueremo ad investire ed innovare per sostenere le priorità del Paese: crescita economica ed occupazionale, digitalizzazione, sostenibilità, competenze”