La decisione di chiudere la linea ferroviaria Circumvesuviana Napoli-Nola-Baiano per tre mesi, a partire dal 10 giugno, ha scatenato una forte protesta da parte dei pendolari e dei comitati che li rappresentano. L’Ente Autonomo Volturno (EAV) ha annunciato la chiusura per eseguire una serie di lavori di manutenzione, ma la notizia è stata accolta negativamente dai cittadini.
Enzo Ciniglio e Salvatore Ferraro, portavoce dei comitati “No al taglio dei treni della Circumvesuviana” e “Circumvesuviana-Eav” rispettivamente, hanno espresso in una nota il loro dissenso: “Con questa decisione Eav toglie il servizio ferroviario e aumenta le difficoltà di spostamento a centinaia di migliaia di cittadini dell’area nolana, venendo meno all’impegno di offrire un servizio di trasporto pubblico in grado di garantire il pieno rispetto di capisaldi imprescindibili della Costituzione italiana, quali il diritto al lavoro, alla libera circolazione, alla salute e allo studio”.
Ciniglio e Ferraro criticano l’EAV per aver programmato la chiusura senza consultare le associazioni di pendolari, utenti e consumatori, definendo l’azione come “uno sfregio alla carta della mobilità”. Secondo loro, “tre mesi senza treni renderà un inferno la vita di tanti pendolari lavoratori, e il tutto avviene nel silenzio delle istituzioni locali, dei sindaci, della Città Metropolitana e del consiglio regionale. Lo stesso silenzio complice che ha permesso a Eav di scippare negli anni i diritti costituzionali ai cittadini dell’area vesuviana e nolana, offrendo un servizio di trasporto pubblico precario e di pessima qualità”.
La decisione di chiudere l’intera linea per tre mesi è vista dai comitati come un atto di arroganza. “Chiudere un’intera linea per tre mesi senza aver sentito il bisogno di ascoltare la voce dei pendolari, coinvolgere preventivamente i sindaci e il prefetto, è un atto di arroganza unica! La prova provata, anche alla luce dei permanenti tavoli governativi per la linea di Sorrento, della gestione discriminatoria delle linee vesuviane da parte dei vertici Eav”.
Ciniglio e Ferraro concludono esprimendo dubbi sull’urgenza dei lavori programmati: “Non conosciamo l’entità e l’urgenza dei lavori da fare sulla tratta Napoli-Nola-Baiano, ma siamo certi che con le nuove tecnologie e attrezzature si può e si deve scongiurare la chiusura dell’intera linea. Questa ferita è uno sfregio che si può e si deve evitare per scongiurare che il dolore possa liberare oltre al grido anche gesti di follia”.
La chiusura della linea rappresenta un duro colpo per i pendolari che dipendono quotidianamente dalla Circumvesuviana per i loro spostamenti. I comitati dei pendolari continueranno a far sentire la loro voce, nella speranza di trovare una soluzione che possa mitigare l’impatto di questa decisione sulla vita di migliaia di cittadini.
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