Mancano sempre meno giorni alle elezioni regionali in Campania. Si voterà il 23 e 24 novembre. Tra i candidati alla presidenza c’è Nicola Campanile della lista PER. Ispettore Inps, 66 anni, laureato in Giurisprudenza e un dottorato in Diritto amministrativo e Scienze dell’amministrazione. Risiede a Cercola. È stato primo cittadino di Villaricca negli anni ’90, durante la stagione dei “sindaci anticamorra”, ed è socio fondatore e presidente della rete politica PER le Persone e la Comunità. Campanile è tra i principali animatori della “Rete di Trieste”, network nazionale nato in seguito alla 50esima Settimana sociale della Chiesa italiana, al quale aderiscono mille amministratori locali di ogni parte d’Italia. È inoltre tra i promotori della Rete Civica Solidale nazionale, esperienza che raduna movimenti politici e civici di ispirazione cristiana e sociale. Da 40 anni è impegnato nell’Azione Cattolica. A lui abbiamo chiesto un commento sull’attuale scenario politico.
Perché ha deciso di candidarsi?
Sono il presidente del mio movimento. Già 5 anni fa siamo stati presenti a sostegno di De Luca. Noi guardiamo al mondo del volontariato e dell’associazionismo laico ed ecclesiale. Ci proponiamo come alternativa al centro sinistra ed al centro destra rappresentati da due candidati calati da Roma. Coalizioni senza idee e programmi”.
Che natura ha la sua lista?
Siamo cattolici democratici. Ci ispiriamo ai valori di Don Luigi Sturzo e De Gasperi”.
Cosa ne pensa di Fico, del campo extra large che lo appoggia e perché questa volta non correte col centro sinistra?
Noi spesso siamo col centro sinistra ma dove sentiamo puzza di bruciato ci teniamo alla larga e corriamo da soli. È accaduto ad esempio a Caserta dove poi il Comune è stato sciolto per infiltrazioni malavitose. Questo campo largo è solo un’ammucchiata. Non c’è coesione. Non capiamo come Mastella possa stare con Fico se a Benevento è sostenuto da esponenti di centro destra. Nelle liste ci sono degli impresentabili e il Fico della prima ora non l’avrebbe accettato”.
Quale sarebbe il suo primo provvedimento da presidente della Campania?
Subito una legge per i caregiver. Risorse ed aiuti veri alle famiglie sul tema della disabilità. Potenziamento dell’assistenza domiciliare. Sostegno anche all’occupazione femminile poiché spesso le donne sono penalizzate in caso di necessità di dare assistenza a fragili o per accudire un figlio”.
Il Pil del Sud e della Campania cresce. L’Ue dice di puntare fortemente sul Mezzogiorno. Eppure tanti ancora emigrano al Nord o all’estero. Che ne pensa?
Un tema molto serio. Ho dei figli laureati che lavorano e nonostante ciò pensano di andare via per trovare migliori condizioni. Figuriamoci chi ha più necessità. Molti stanno preferendo l’estero al Nord. Condizioni diverse. Guadagni migliori e costi per una casa più accessibili. Urge un’inversione di rotta. In Campania ci sono ancora tassi elevati di lavoro nero. Il territorio si sta svuotando perché sta accadendo che i genitori anziani si trasferiscono per raggiungere i figli”.
di M. OLA.
Leggi le notizie di Piazza Borsa
Per restare sempre aggiornato, segui i nostri canali social Facebook, Twitter, Instagram e LinkedIn











