export - esportazioni

Nel primo trimestre del 2024, l’Italia ha registrato variazioni significative nelle esportazioni a livello regionale. Secondo i dati più recenti, si stima una crescita congiunturale delle esportazioni per il Centro (+1,0%), mentre si osservano flessioni per il Nord-est (-0,9%), il Nord-ovest (-3,5%) e il Sud e Isole (-4,1%). Lo riporta l’Istat.

Dinamiche territoriali differenziate

Su base annua, il quadro dell’export nazionale in valore mostra una diminuzione del -2,8%, sintesi di dinamiche territoriali molto diverse. Le Isole hanno registrato una crescita marcata (+8,9%) e il Sud una crescita più contenuta (+4,3%). Al contrario, il Nord-est (-2,4%) e il Nord-ovest (-3,4%) hanno subito flessioni, mentre il Centro ha visto una decisa contrazione (-10,4%).

Le flessioni e le crescite regionali

Nel dettaglio, le flessioni più ampie delle esportazioni si sono registrate nelle Marche (-55,5%), in Basilicata (-35,3%) e in Liguria (-14,7%). D’altra parte, le regioni più dinamiche all’export sono state Calabria (+26,9%), Molise (+22,2%), Abruzzo (+12,4%) e Campania (+9,6%).

La forte riduzione delle vendite di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici dalle Marche ha contribuito per 2,8 punti percentuali alla flessione dell’export nazionale. Inoltre, un ulteriore contributo negativo di 1,2 punti è derivato dalle minori esportazioni di metalli di base e prodotti in metallo da Lombardia, Veneto e Lazio, e di articoli in pelle da Toscana e Lombardia. Al contrario, l’aumento delle vendite di articoli sportivi e mezzi di trasporto dal Friuli-Venezia Giulia ha fornito un impulso positivo di 1,3 punti percentuali.

Analisi provinciale e variazioni nazionali

A livello provinciale, si segnalano performance negative per Ascoli Piceno, Livorno, Brescia, Bologna e Milano. Le migliori performance positive riguardano Gorizia, Arezzo, Firenze, Latina e Napoli.

Nel primo trimestre 2024 – ha commentato Istat –  a eccezione per il Centro, l’export in valore registra una dinamica congiunturale negativa per tutte le ripartizioni territoriali, seppure con intensità diverse.

Su base annua, la flessione dell’export riguarda le ripartizioni del Nord e il Centro, mentre il Sud e Isole registra una crescita trainata dalle maggiori vendite di prodotti farmaceutici dalla Campania, prodotti della raffinazione da Sicilia e Sardegna e autoveicoli dall’Abruzzo. La performance molto negativa del Centro è condizionata dalla contrazione dell’export di prodotti farmaceutici dalle Marche verso la Cina, effetto base derivante dal confronto con il primo trimestre 2023, quando si registrarono vendite eccezionali di questi prodotti verso tale paese.

Il forte incremento dell’export della Toscana verso la Turchia è dovuto a vendite rilevanti di minuterie e oggetti di gioielleria di metalli preziosi, quello del Friuli-Venezia Giulia verso gli Stati Uniti, alle vendite di mezzi di navigazione marittima.

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