In base ai dati del bilancio operativo della Guardia di Finanza nei primi quattro mesi del 2023, sono stati individuati 1.936 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco (molti dei quali operanti attraverso piattaforme di commercio elettronico), e 9.495 lavoratori in “nero” o irregolari, di cui 1.621 oggetto di somministrazione abusiva di manodopera. Sono invece 360 i casi di evasione fiscale internazionale, riconducibili a stabili organizzazioni occulte, a prezzi di trasferimento, a residenze fittizie e all’illecita detenzione di capitali oltre confine. Nei primi quattro mesi del 2023, i soggetti denunciati per reati tributari sono 3.726, di cui 88 tratti in arresto. Il valore dei beni sequestrati quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di oltre 662,3 milioni.
Le attività investigative e di analisi sui crediti d’imposta agevolativi in materia edilizia ed energetica hanno permesso di sequestrare crediti inesistenti per circa 3 miliardi di euro, che si aggiungono agli oltre 3,7 miliardi sequestrati tra la fine del 2021 e il 2022, per un totale di oltre 6,7 miliardi.
Nel 2023 in totale i reparti operativi della Guardia di Finanza hanno svolto 8.816 interventi di attività a tutela della spesa pubblica, cui si aggiungono 3.940 indagini delegate dalla magistratura nazionale ed europea che hanno permesso di denunciare 6.424 soggetti e segnalare alla Corte dei conti 1.033 responsabili, accertando oltre 1,24 miliardi di euro di danni erariali. Emerge sempre dal bilancio operativo della Guardia di Finanza.