Nuovo capitolo nell’inchiesta legata al delitto di Garlasco, il caso che da quasi vent’anni continua a generare sviluppi giudiziari.
La Procura di Brescia ha iscritto nel registro degli indagati Giuseppe Sempio, padre di Andrea Sempio, attualmente coinvolto nell’inchiesta bis per concorso nell’omicidio di Chiara Poggi.
Secondo quanto anticipato dal Tg1, l’accusa ipotizzata è corruzione: l’uomo avrebbe versato una somma compresa tra i 20 e i 30 mila euro all’ex procuratore aggiunto di Pavia, Mario Venditti, con l’obiettivo di ottenere l’archiviazione della posizione del figlio nella precedente indagine sul caso.
La ricostruzione degli inquirenti si fonderebbe anche su un biglietto – il cosiddetto “pizzino” – rinvenuto nella casa dei Sempio, che farebbe riferimento proprio a quella presunta dazione di denaro.
Dalla difesa, tuttavia, arriva una netta smentita. L’avvocata Angela Taccia, che assiste Andrea Sempio insieme al collega Liborio Cataliotti, ha dichiarato:
“Giuseppe Sempio ad oggi non ha ricevuto alcuna informazione di garanzia. È una notizia che apprendiamo, come al solito, da una testata giornalistica.”
Il caso Garlasco, riaperto di recente con nuove indagini su possibili irregolarità nelle prime fasi dell’inchiesta, torna dunque al centro dell’attenzione, in un intreccio sempre più complesso tra vecchie piste investigative e ipotesi di corruzione nella gestione giudiziaria dell’epoca.
La Procura di Brescia, competente per le indagini sui magistrati, non ha rilasciato commenti ufficiali. Saranno ora le verifiche sui flussi di denaro e sulle comunicazioni intercorse a chiarire la solidità delle ipotesi accusatorie.
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