Nel 2024 la Banca d’Italia ha ridotto significativamente la produzione di banconote, ma il numero dei falsi scoperti è aumentato, evidenziando un trend che pone l’attenzione sulla sicurezza della circolazione monetaria.
Secondo i dati contenuti nella relazione annuale dell’istituto centrale, lo scorso anno la produzione complessiva delle banche centrali dell’area euro si è attestata a 4 miliardi di banconote, segnando un calo del 6,3% rispetto all’anno precedente. Una flessione che si inserisce in un contesto di progressiva digitalizzazione dei pagamenti e riduzione della domanda di contante.
Nel dettaglio, la produzione assegnata alla Banca d’Italia – che avviene presso l’impianto di via Tuscolana a Roma – si è fermata a 687 milioni di unità, con una diminuzione del 26% rispetto al 2023. Tale quantità rappresenta circa il 19% della produzione totale dell’Eurozona, confermando comunque il ruolo rilevante dell’Italia nel sistema di emissione monetaria europeo.
Parallelamente, si è registrato un aumento dei biglietti falsi riconosciuti e ritirati dalla circolazione, che sono passati da 104.669 nel 2023 a 121.111 nel 2024. Un incremento che riporta l’attenzione su un fenomeno che sembrava in calo negli anni scorsi, complici anche le innovazioni tecnologiche impiegate nella stampa delle nuove serie.
I tagli da 20 e 50 euro continuano a essere i più frequentemente contraffatti, dato che ne conferma la diffusione capillare e la maggiore esposizione ai rischi di falsificazione, vista la loro ampia circolazione nelle transazioni quotidiane.
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