Università Federico II

L’Università degli Studi di Napoli Federico II, l’Università Parthenope e l’Università di Salerno nel Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile. Tre Atenei campani nel parterre d’eccezione pubblico-privato che conta decine di attori distribuiti su tutto il territorio nazionale. Il più grande player italiano del settore. Entrano così nel vivo le misure indicate dal PNRR, Missione 4.2, “From Research to Business”.

Investimento da 394 milioni di euro

Un investimento di 394milioni di euro per i primi 3 anni (2023-2025), 696 ricercatori dedicati e 574 quelli neoassunti. Sono questi i numeri che indicano la portata di un progetto che nasce con l’ambizione di essere uno strumento reale per la crescita e lo sviluppo del settore della mobilità.

Transizione green e digitale

Il Centro nasce con una chiara missione: accompagnare la transizione green e digitale in un’ottica sostenibile, garantendo la transizione industriale del comparto e accompagnando le istituzioni locali a implementare soluzioni moderne, sostenibili e inclusive nelle città e nelle regioni del Paese. Il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile mira ad essere una risposta concreta ai bisogni di crescita di un settore chiave per l’economia che da solo si stima raggiungerà un valore complessivo di 220miliardi di euro nel 2030, assorbendo il 12% della forza lavoro. Saranno cinque i vettori del progetto, ovvero le aree e gli ambiti tecnologici di maggiore interesse: mobilità aerea; veicoli stradali sostenibili; trasporto su acqua; trasporto ferroviario; veicoli leggeri e mobilità attiva.

Il Centro sarà strutturato secondo l’impostazione Hub&Spoke con un punto centrale al Politecnico Milano e 14 nodi distribuiti in modo capillare da Nord a Sud, a garanzia di quel riequilibro territoriale alla base delle iniziative indicate dal PNRR.

«L’Ateneo è orgoglioso di dare il suo contributo al Centro Nazionale – dice Matteo Lorito, Rettore dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, – coordinando gli spoke dedicati alle Infrastrutture e alla mobilità cooperativa, connessa e autonoma, nonché alla logistica e al trasporto delle merci. Siamo concentrati sulle azioni che permetteranno di aumentare il vantaggio competitivo dell’industria e delle aziende di servizi italiane».

Per Alberto Carotenuto, Rettore dell’Università Parthenope, «si tratta di una sfida importante poiché il futuro deve essere indirizzato alla collaborazione per rilanciare strategie green. Un impegno che prendiamo per i giovani che ogni giorno affollano le nostre aule universitarie».

Soddisfazione è espressa anche dal Rettore dell’Università di Salerno, Vincenzo Loia: «É una grande opportunità per sviluppare strategie e tecnologie innovative per un futuro sostenibile. Un’opportunità che rappresenta anche un riconoscimento alle capacità di ricerca che le Università campane sono in grado di esprimere in un settore di elevata potenzialità e significativi impatti economici e occupazionali».

M.Alt.