Vincenzo De Luca non rinuncia all’ironia, ma resta attento ai passaggi istituzionali che segneranno il suo futuro politico. A margine della conferenza stampa di presentazione del Festival di Ravello, il presidente della Regione Campania, impossibilitato a ricandidarsi per un terzo mandato secondo la recente sentenza della Corte Costituzionale, ha commentato con sarcasmo: “Perché candidarsi solo capolista alla Regione? Intanto sono in concorrenza con Trump per il papato, poi verifichiamo se è possibile candidarsi come capolista”.
L’uscita, provocatoria e ironica nel classico stile del governatore, arriva mentre lo staff legale e politico del presidente è in attesa delle motivazioni dettagliate della sentenza della Consulta, che ha dichiarato illegittima la possibilità di una terza candidatura consecutiva alla presidenza per le regioni a statuto ordinario.
De Luca ha comunque assicurato che “il programma di questo governo regionale sarà completato”, lasciando intendere una continuità politica, almeno sul piano amministrativo. Resta dunque aperta la questione del futuro assetto della coalizione di centrosinistra in Campania e del nome che sarà proposto per la guida della Regione. Il governatore uscente ha infatti un ottimo ascendente su gran parte dei consiglieri uscenti e potrebbe far valere il loro peso sui tavoli segreti e non per decidere il nome su cui il centrosinistra dovrà puntare il prossimo autunno.
Uscendo dalla sala, incalzato su una possibile indicazione del candidato governatore, De Luca ha risposto con un sorriso sornione: “Il nome? De Luca”. Una battuta che non chiarisce nulla, ma mantiene alta la tensione politica sulla partita elettorale che si giocherà nei prossimi mesi.
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