«Per la sanità ci sono già 4 miliardi di euro stanziati lo scorso anno e stiamo lavorando col ministro Giorgetti e con il governo per trovare altri fondi oltre ai 4 miliardi già bollinati dal Mef. Puntiamo a una cifra tra i 2 e i 3 miliardi in più». Così il ministro della Salute, Orazio Schillaci, a margine del convegno per i 60 anni della Fondazione Airc per la ricerca sul cancro.
Secondo Schillaci, la priorità resta pagare meglio gli operatori sanitari e avviare nuove assunzioni nel Servizio sanitario nazionale, con particolare attenzione a medici e infermieri. «In Italia c’è una forte carenza di infermieri, come in altri Paesi europei – ha sottolineato – e stiamo lavorando per colmare questo gap con nuove immissioni di personale».
Il ministro ha inoltre ricordato che il Fondo Sanitario Nazionale nel 2025 ha raggiunto quota 136,5 miliardi di euro, segnando un incremento di oltre 10 miliardi rispetto al 2022. Con la prossima legge di bilancio, ha assicurato, «ci saranno ulteriori risorse per il 2026 che si aggiungeranno ai 4 miliardi già previsti».
L’impegno del governo si concentra quindi su due direttrici: da un lato rafforzare la dotazione economica della sanità pubblica, dall’altro rilanciare il capitale umano, investendo in retribuzioni e nuove assunzioni per garantire la tenuta del sistema sanitario nazionale in un contesto di crescente pressione demografica e assistenziale.
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