Antonio Filosa Stellantis (Foto Linkedin)

Il confronto tanto atteso tra Stellantis e i sindacati si è tenuto questo pomeriggio nello storico stabilimento di Mirafiori, a Torino, alla presenza dell’amministratore delegato Antonio Filosa, in carica dallo scorso giugno. Un incontro cruciale per discutere delle prospettive industriali in Italia, del futuro degli stabilimenti e delle sfide legate alla transizione elettrica imposta dall’Unione europea.

Oggi con voi voglio ribadire con fermezza il nostro impegno nei confronti dell’Italia – ha dichiarato Filosa –. Il Piano Italia è solido e confermato, sta rispettando le tempistiche annunciate”. Parole che mirano a rassicurare lavoratori e istituzioni sul mantenimento degli impegni industriali, in un momento di forte tensione nel settore automotive, segnato da una domanda in rallentamento e da obiettivi europei giudicati troppo stringenti.

A dimostrazione della concretezza del piano, Filosa ha ricordato i prossimi lanci della Fiat 500 ibrida, la cui produzione inizierà a novembre a Mirafiori, e della nuova Jeep Compass, che sarà avviata nelle prossime settimane nello stabilimento di Melfi. Due segnali importanti per la filiera e per l’indotto, che attendono conferme occupazionali e produttive da un gruppo sempre più globalizzato.

Nel suo intervento, il numero uno di Stellantis ha parlato anche delle leggi stringenti di Bruxelles: “L’Europa ha imposto obiettivi troppo ambiziosi in tempi troppo brevi, spiazzando sia la domanda che l’offerta. Serve cambiare le regole, garantendo ai clienti la possibilità di scegliere l’intera gamma di veicoli che desiderano e che possono permettersi. Solo così sarà possibile rilanciare la produzione”.

Per Filosa, la chiave è la neutralità tecnologica, principio che dovrebbe guidare la transizione verso l’auto a basse emissioni. “Servono misure per incentivare il rinnovo del parco auto, sostenere il segmento delle piccole vetture e rivedere i target sui veicoli commerciali, oggi irrealistici”, ha spiegato.

L’amministratore delegato ha poi sottolineato la necessità di una revisione complessiva della regolamentazione europea, che – ha detto – “non tiene in debito conto della realtà del mercato e del contesto industriale”. Su questo fronte, Stellantis sta lavorando “intensamente con l’Acea e con la Commissione Europea” per individuare soluzioni più equilibrate tra obiettivi climatici e sostenibilità economica.

Filosa ha infine chiamato a raccolta tutte le parti coinvolte: “Per riuscire in questo percorso abbiamo bisogno del supporto di tutti gli stakeholder, a partire dalle organizzazioni sindacali italiane, dove si gioca una parte decisiva del Piano Italia”.

All’incontro erano presenti, oltre al top management di Stellantis – tra cui Emanuele Cappellano, capo di Enlarged Europe & European Brands, Xavier Chereau, responsabile globale delle risorse umane, e Giuseppe Manca, responsabile HR Italia – i vertici sindacali di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e AqcfR.
L’obiettivo, condiviso da tutte le sigle, è aprire un confronto stabile per rilanciare i siti produttivi italiani e assicurare una transizione industriale sostenibile, che non lasci indietro lavoratori e territori.


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