Eni e Petronas rafforzano la loro collaborazione strategica con la firma, oggi a Kuala Lumpur, di un Accordo Quadro che sancisce l’avvio della creazione di una nuova società a partecipazione congiunta. La joint venture sarà attiva nella gestione degli asset energetici di Indonesia e Malesia, con una ripartizione paritaria delle quote (50:50) tra i due colossi energetici.
L’accordo odierno rappresenta l’evoluzione naturale del memorandum d’intesa esclusivo siglato nei mesi scorsi tra le due compagnie, e definisce i principi chiave dell’intesa tra azionisti, inclusa la valutazione degli asset conferiti.
La nuova società sarà strutturata come entità finanziariamente autonoma, in grado di generare, nel medio termine, una produzione sostenibile di 500 mila barili equivalenti di petrolio al giorno (kboepd), focalizzata principalmente sul gas naturale. Alla base, ci saranno riserve combinate per circa 3 miliardi di barili di olio equivalente (boe), con un potenziale esplorativo stimato in circa 10 miliardi di boe.
Claudio Descalzi, amministratore delegato di Eni, ha sottolineato l’importanza strategica di questa operazione: «Questo è un passo significativo verso la costituzione di una realtà industriale che massimizzerà le sinergie tra asset, competenze e risorse finanziarie. La nuova società rappresenterà un modello di trasformazione, in grado di potenziare l’economia energetica locale e di portare energia, infrastrutture e posti di lavoro sia in Malesia che in Indonesia».
Altro elemento chiave sarà la valorizzazione del portafoglio congiunto: circa 1.400 miliardi di metri cubi di potenziale aggiuntivo a basso rischio, che apre scenari rilevanti per l’approvvigionamento energetico e la sicurezza dei mercati regionali.
La mossa rientra nella più ampia strategia di Eni di rafforzare la propria presenza in Asia e consolidare partnership ad alto valore in aree chiave del globo, in un’ottica di crescita sostenibile e transizione energetica.
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