INPS

Con il messaggio n. 3344 del 6 novembre 2025, l’INPS ha fornito le istruzioni operative per l’accesso agli incentivi contributivi destinati alle imprese che si uniscono tramite operazioni di aggregazione. La misura, introdotta dall’articolo 4-ter del decreto-legge 18 gennaio 2024, n. 4, è sperimentale per il biennio 2024-2025 e nasce con l’obiettivo di favorire fusioni, acquisizioni e riorganizzazioni industriali capaci di rafforzare la competitività del sistema produttivo, tutelando al contempo l’occupazione.


Incentivo fino al 100% dei contributi

Il provvedimento riconosce ai datori di lavoro che costituiscono nuove imprese tramite fusione, cessione, conferimento o acquisizione — a condizione che il nuovo soggetto abbia almeno 1.000 lavoratori — un esonero fino al 100% dei contributi previdenziali e assistenziali, con esclusione dei premi INAIL, per un periodo massimo di 24 mesi.

Il beneficio può arrivare fino a 3.500 euro annui per ciascun lavoratore, ed è prorogabile di ulteriori 12 mesi fino a 2.000 euro annui, nel caso di progetti industriali di particolare rilievo.


Accordo governativo e formazione obbligatoria

L’agevolazione è concessa esclusivamente alle imprese che sottoscrivono un accordo in sede governativa con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e il Ministero delle Imprese e del Made in Italy.
L’intesa deve comprendere un progetto industriale e di politica attiva del lavoro, che preveda almeno 200 ore di formazione o riqualificazione professionale per ciascun lavoratore coinvolto.

L’INPS riconoscerà il beneficio solo dopo la trasmissione, da parte del Ministero del Lavoro, dell’elenco delle imprese ammesse, con l’indicazione dell’ammontare dell’esonero calcolato. La misura sarà concessa nei limiti delle risorse disponibili e in base alla proiezione dei costi indicata nel progetto industriale.


Vincoli e controlli: mantenere l’occupazione per 48 mesi

Le imprese beneficiarie sono tenute a mantenere i livelli occupazionali per almeno 48 mesi dalla data dell’operazione societaria, salvo i casi di cessazione del rapporto di lavoro per giusta causa, dimissioni volontarie o uscite incentivate con consenso del lavoratore.

In caso di violazioni degli impegni assunti o di mancata realizzazione delle attività formative, l’INPS procederà alla revoca del beneficio e al recupero dei contributi non versati, applicando le sanzioni civili previste dalla normativa vigente.


Verso un nuovo modello di aggregazione industriale

La misura, sottolinea l’INPS, si inserisce in una strategia di rafforzamento del tessuto produttivo nazionale, promuovendo la collaborazione tra imprese e la valorizzazione del capitale umano. L’obiettivo è incentivare fusioni industriali virtuose, capaci di coniugare efficienza economica e coesione sociale, premiando chi investe in competenze e stabilità occupazionale.


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