La seconda giornata di AgriFood Future 2024 a Salerno ha messo al centro del dibattito i temi della povertà e dello spreco alimentare, la geopolitica dell’agroalimentare, e il ruolo cruciale dell’innovazione e della sostenibilità per il futuro delle imprese del settore. L’evento, organizzato da Unioncamere e dalla Camera di Commercio di Salerno, ha riunito esperti, imprenditori e studiosi per discutere delle sfide e delle opportunità per il settore agrifood.
Andrea Prete, presidente di Unioncamere, ha sottolineato l’importanza di prepararsi alle sfide del cambiamento climatico, soprattutto per le imprese agricole del Mezzogiorno: “È ormai urgente che le imprese, soprattutto nel Mezzogiorno, si attrezzino per affrontare i cambiamenti climatici con il supporto della tecnologia. È quello che stiamo cercando di fare ad AgriFood Future, fornire strumenti concreti alle imprese volti a favorire il cambiamento. Occorre essere consapevoli che il cambiamento climatico rappresenta una minaccia sempre maggiore. Per questo sempre più imprese agricole sul territorio nazionale e nel Mezzogiorno hanno investito in tecnologie per ridurre o annullare l’impatto ambientale”.
Durante la giornata, è stato consegnato il premio AgriFood Future ad Alberta Nana Akyaa Akosa, consulente strategica per le imprese agricole e fondatrice della Agrihouse Foundation, una ONG con sede in Ghana. Nella motivazione del riconoscimento si legge: “Attraverso le sue attività e i progetti da lei condotti, ha contribuito a fornire nuove e stabili opportunità di mercato, aumentato l’aggregazione delle aziende agricole, reso le loro pratiche più sostenibili, formato nuovi agricoltori più consapevoli nella gestione finanziaria e nell’uso di tecnologie innovative nel processo produttivo, aumentando la redditività delle imprese”.
Il tema dello spreco alimentare è stato discusso nel panel “Povertà e spreco alimentare: due facce della stessa medaglia”, in cui Andrea Segrè, docente dell’Università di Bologna e direttore scientifico del Watcher International Observatory on Food and Sustainability, ha evidenziato l’importanza di ridurre gli sprechi alimentari: “Per evitare questi sprechi, si deve fare attenzione a non buttare via il cibo. Il valore di ciò che, dai nostri frigoriferi, finisce nella spazzatura è pari a 7,2 miliardi di euro. Con il nostro Osservatorio Waste Watcher e con la nostra app Sprecometro, evidenziamo che è un comportamento sbagliato di cui nessuno si rende conto”.
Tra i premiati della giornata c’è stato anche Alessandro Borghese, chef e divulgatore, che ha ricevuto un riconoscimento per i suoi 30 anni di carriera nel mondo del food. “Sono sempre stato in prima linea nella divulgazione della nostra meravigliosa cucina italiana”, ha dichiarato Borghese, “sia per quanto riguarda il patrimonio enogastronomico, sia nella valorizzazione di tutta la filiera di prodotti di qualità”.
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