L’Autorità Nazionale Anticorruzione (ANAC) ha fornito un parere significativo sul conferimento di più incarichi dirigenziali a uno stesso soggetto in ambito pubblico, approvato il 16 ottobre 2024 dal Consiglio dell’Autorità. Il documento, firmato dal Presidente, sottolinea che, pur non essendoci un divieto assoluto, tale prassi va attentamente valutata alla luce del rischio di conflitti di interesse e di possibili compromissioni del buon andamento amministrativo.
Gestione e controllo: il rischio della sovrapposizione dei ruoli
Uno dei principali aspetti evidenziati riguarda il rischio che il dirigente incaricato si trovi a svolgere contemporaneamente il ruolo di “controllore” e “controllato”, come nel caso esaminato in un Comune capoluogo del Centro Italia, in cui un dirigente amministrativo ricopre incarichi in due unità organizzative responsabili degli organismi partecipati.
Secondo l’ANAC, è cruciale una “ponderata valutazione dell’opportunità” di affidare più incarichi allo stesso soggetto. Questa valutazione deve essere condotta dall’amministrazione, che ha l’obbligo di verificare se gli atti adottati da una struttura possano essere sottoposti al controllo di un’altra struttura diretta dallo stesso dirigente. Tale situazione potrebbe determinare la necessità di astenersi da alcune attività in modo sistematico, con il rischio di ostacolare la piena funzionalità delle unità organizzative.
Auspicabile differenziare i ruoli, ma con misure alternative in mancanza di risorse
L’ANAC raccomanda, ove possibile, di “optare per la differenziazione dei ruoli” tra soggetti diversi. Tuttavia, qualora l’amministrazione non disponga di risorse umane con competenze adeguate, è necessario adottare specifiche misure preventive per garantire l’imparzialità. Queste misure possono includere la condivisione delle attività svolte dal dirigente con altro personale, la rendicontazione periodica delle attività indirizzata all’organo sovraordinato o il monitoraggio sistematico delle azioni preventive programmate nei processi di competenza.
Conclusioni e indicazioni
L’ANAC, mantenendo un’ottica collaborativa, ha fornito al Comune interessato alcune linee guida utili per valutare e gestire eventuali situazioni di conflitto di interesse. La conclusione è che, pur non esistendo un divieto assoluto per la concentrazione di più incarichi, l’amministrazione deve agire con prudenza, garantendo sempre imparzialità e trasparenza nelle sue azioni.
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