Assegno di inclusione - carta

Il mese di luglio 2025 segna una nuova tappa per l’erogazione dell’Assegno di Inclusione (ADI), la misura di contrasto alla povertà che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza. L’INPS ha confermato le date in cui verranno effettuati i versamenti: martedì 15 luglio per chi riceve l’assegno per la prima volta, e lunedì 28 luglio per i beneficiari già in carico da almeno una mensilità.

Il pagamento del 15 luglio riguarda i cittadini e le cittadine che hanno sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale (PAD) nel mese di giugno. In questi casi, l’accredito avverrà sulla Carta di Inclusione, ritirabile presso gli uffici postali, a partire dal giorno 15 del mese successivo alla firma del PAD.

Il pagamento di fine mese è invece destinato a coloro che hanno già ricevuto almeno una mensilità dell’assegno e continuano a soddisfare i requisiti previsti dalla normativa. Tuttavia, non tutte le famiglie riceveranno l’importo di luglio: chi ha completato i 18 mesi di fruizione dell’ADI, ad esempio a partire da gennaio 2024, non riceverà la mensilità di luglio. La legge prevede infatti un mese di sospensione obbligatoria tra la fine del primo ciclo e l’eventuale domanda di rinnovo per altri 12 mesi. Chi ha fatto richiesta a luglio, riceverà il primo pagamento solo ad agosto. La mensilità sospesa sarà comunque compensata da un contributo integrativo.

Il 2025 porta anche novità normative, introdotte con la Legge di Bilancio, che modificano i criteri per l’accesso all’assegno. Il limite ISEE è stato elevato a 10.140 euro, mentre la soglia di reddito familiare è salita a 6.500 euro. Conseguentemente, anche l’importo massimo dell’assegno annuo è stato aumentato a 6.500 euro, a cui si aggiunge un eventuale contributo per l’affitto fino a 303 euro mensili.

Per i nuclei composti interamente da ultrasessantasettenni o da anziani con familiari disabili o non autosufficienti, i limiti salgono rispettivamente a 8.190 euro e 1.950 euro annui.

Come per il Reddito di Cittadinanza, anche l’ADI viene erogato tramite la Carta di Inclusione emessa da Poste Italiane. Si tratta di una carta di debito con alcune limitazioni all’utilizzo, ad esempio sull’acquisto di beni non essenziali e sul divieto di transazioni online. Il saldo può essere consultato tramite sportelli ATM, servizi telefonici dedicati o direttamente agli sportelli postali.

Si segnala infine che la domanda per l’assegno di inclusione non attiva automaticamente l’Assegno Unico per i figli a carico. I beneficiari devono presentare un’apposita richiesta all’INPS per ottenere entrambe le prestazioni.


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