Prosegue, a novembre, il calo dei prestiti bancari in Italia, scesi del 3,2% contro il -3,1% del mese precedente. Come sottolinea la Banca d’Italia o prestiti alle famiglie si sono ridotti dell’1,2 per cento sui dodici mesi (erano calati dell’1,1 nel mese precedente) mentre quelli alle società non finanziarie si sono ridotti del 4,8 per cento (-5,3 nel mese precedente).
In ribasso anche i depositi del settore privato che sono diminuiti del 4,1 per cento sui dodici mesi (-5,0 in ottobre). Di contro la raccolta obbligazionaria è aumentata del 19,7 per cento (17,9 in ottobre).
Cna: “Preoccupati per contrazione prestiti a imprese”
“Siamo fortemente preoccupati per l’ennesimo calo dei prestiti alle imprese”. Lo si legge in un comunicato stampa della Cna a commento dei dati della Banca d’Italia che ha registrato a novembre una riduzione su base annua dei prestiti verso le società non finanziarie pari a ben il 4,8%.
“Come sappiamo dal nostro confronto quotidiano, a soffrire questa situazione sono in particolare artigiani, micro e piccole imprese, più dipendenti dal credito bancario. Chiediamo alle banche italiane di evitare gli irrigidimenti che rischiano di soffocare la gran parte del tessuto produttivo nazionale. Tanto più che proprio oggi la Banca centrale europea ha indicato come le prospettive dell’economia siano inclinate al ribasso. Per invertire questa tendenza servono investimenti, che certo non si fanno senza prestiti, e probabilmente anche un taglio dei tassi considerato il drastico calo dell’inflazione”.
____________________________________________
Per restare sempre aggiornato, segui i nostri canali social Facebook, Twitter e LinkedIn