Centrale carbone Brindisi

L’area dell’ex centrale a carbone nel porto di Brindisi si prepara a vivere una nuova stagione di sviluppo e innovazione. Sono state oltre 50 le manifestazioni di interesse presentate da soggetti industriali per la riconversione e reindustrializzazione del sito, entro il termine fissato al 17 marzo 2025.

I progetti candidati coprono settori strategici per il futuro del Paese, tra cui energia da fonti rinnovabili, logistica, trasporti, ICT-datacenter, aeronautica, agroalimentare, turismo, economia circolare, navale e cantieristica. La diversificazione delle proposte evidenzia il potenziale di Brindisi come hub industriale e tecnologico, all’insegna della transizione ecologica e digitale.

Il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa: “Si compie un altro passo importante verso la reindustrializzazione e il rilancio di un’area strategica per il Paese. L’obiettivo è rendere Brindisi il luogo dove transizione energetica e sostenibilità diventino realtà concrete, capaci di generare sviluppo economico e occupazione. Vogliamo che quest’area diventi un esempio concreto di come sostenibilità e industria possano camminare insieme verso un futuro più green e tecnologico”.

L’iniziativa rientra nel piano coordinato dal Comitato per il phase-out della centrale Enel a carbone di Cerano, presieduto dal Mimit, e si basa su un modello di attuazione innovativo, fondato sulla collaborazione tra istituzioni e attori locali. L’obiettivo è definire un piano di sviluppo per l’area di Brindisi, attraverso investimenti strategici che saranno formalizzati in un accordo di programma.

Il piano di reindustrializzazione prevede una serie di step progressivi, finalizzati a definire i progetti più idonei per lo sviluppo economico e sociale della città. Gli uffici tecnici del Mimit stanno attualmente analizzando le proposte ricevute, verificandone la fattibilità e la coerenza con le infrastrutture disponibili, tra cui la centrale a carbone, il porto e l’intera area industriale.

L’iniziativa rappresenta un’opportunità cruciale per Brindisi, che punta a trasformarsi in un polo di riferimento per la transizione energetica e l’innovazione tecnologica. Nei prossimi mesi, le istituzioni lavoreranno per consolidare il progetto e garantire una riconversione efficace e sostenibile del territorio.


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