Export

A gennaio 2025, il commercio estero dell’Italia con i paesi extra Ue27 ha registrato una riduzione delle esportazioni dell’1,0% su base mensile e un aumento delle importazioni del 3,6%. La flessione dell’export è legata al calo delle vendite di energia (-9,4%), beni di consumo durevoli (-4,4%) e non durevoli (-4,0%), mentre crescono i beni intermedi (+1,8%) e strumentali (+1,3%). Sul fronte dell’import, l’incremento è trainato dall’aumento degli acquisti di beni di consumo non durevoli (+12,7%), beni intermedi (+7,6%) e beni di consumo durevoli (+7,0%), a fronte di una riduzione delle importazioni di energia (-4,7%).

Nel trimestre novembre 2024-gennaio 2025, rispetto al periodo precedente, l’export è cresciuto del 3,7%, con una forte espansione delle vendite di energia (+46,9%) e un aumento delle esportazioni di beni strumentali (+4,3%). Nello stesso periodo, l’import ha registrato una crescita del 7,7%, spinta dai maggiori acquisti di beni di consumo non durevoli (+10,4%), beni strumentali (+9,2%) e beni intermedi (+6,4%).

Su base annua, l’export ha segnato un incremento del 2,7%, in rallentamento rispetto al +4,2% di dicembre 2024. A trainare la crescita sono state le esportazioni di beni intermedi (+9,2%) e beni di consumo non durevoli (+3,3%). Le importazioni, invece, hanno registrato un aumento del 17,9%, con rialzi particolarmente marcati per beni di consumo durevoli (+42,9%), beni di consumo non durevoli (+27,1%) e beni intermedi (+27,0%).

Il saldo commerciale dell’Italia con i paesi extra Ue27 si è drasticamente ridotto, passando da +3,0 miliardi di euro nel gennaio 2024 a soli +252 milioni nel gennaio 2025. Il deficit energetico si è attestato a -4,577 miliardi di euro, in lieve peggioramento rispetto ai -4,410 miliardi dell’anno precedente, mentre l’avanzo nell’interscambio di prodotti non energetici si è ridotto da 7,441 miliardi a 4,829 miliardi di euro.

A livello geografico, le esportazioni italiane sono aumentate verso Svizzera (+13,6%), Giappone (+12,8%), paesi OPEC (+10,3%), Regno Unito (+10,1%) e Stati Uniti (+6,2%), mentre sono diminuite significativamente verso Cina (-24,2%), paesi ASEAN (-12,1%) e Turchia (-8,6%). Le importazioni dall’area ASEAN (+62,3%) e dalla Cina (+48,7%) sono aumentate in modo significativo, insieme a quelle da MERCOSUR (+23,0%), Svizzera (+14,1%) e Turchia (+12,9%). Al contrario, sono calati gli acquisti da India (-10,9%), Stati Uniti (-7,0%) e Regno Unito (-5,2%).

L’andamento dell’interscambio con i paesi extra Ue27 a inizio 2025 evidenzia un contesto di forte crescita dell’import, che si riflette in un avanzo commerciale molto contenuto rispetto all’anno precedente.


Leggi le notizie di Piazza Borsa

Per restare sempre aggiornato, segui i nostri canali social FacebookTwitter e LinkedIn