Durante la prima audizione presso le Commissioni Bilancio riunite di Camera e Senato, Confapi, rappresentata dal vicepresidente Francesco Napoli, ha delineato le principali sfide e proposte per garantire la competitività e la crescita delle piccole e medie imprese italiane (PMI). L’audizione si è svolta in merito al Piano strutturale di Bilancio 2025-2029.
Napoli ha sottolineato come sia cruciale posizionare le PMI industriali al centro delle politiche economiche e fiscali del Paese. “Crediamo fermamente che le PMI debbano essere valorizzate in un’ottica strategica che garantisca competitività e sostenibilità nel lungo periodo, per assicurare un futuro di crescita per l’Italia e per il comparto industriale, eccellenza riconosciuta a livello globale”, ha dichiarato Napoli.
Tra i punti salienti, Confapi ha messo l’accento sulla necessità di bilanciare la riduzione del deficit con l’implementazione di riforme strutturali e investimenti strategici. Queste misure, ha spiegato Napoli, sono fondamentali per migliorare la competitività e la resilienza delle imprese italiane e richiedono interventi coordinati anche a livello europeo, specialmente in aree come l’innovazione, la riduzione dei prezzi energetici, e una vera e propria politica economica europea che punti alla sicurezza delle risorse.
Emergenza energia e materie prime
Uno dei temi più urgenti evidenziati durante l’intervento è l’aumento dei costi energetici e delle materie prime. Le imprese italiane, secondo Napoli, stanno affrontando uno svantaggio competitivo rispetto ai partner europei a causa dei prezzi energetici più alti. Per questo, Confapi ha proposto un piano pluriennale per l’energia che includa misure come il disaccoppiamento del prezzo dell’energia elettrica da quello del gas e l’estensione dei Power Purchase Agreement (PPA) per consentire alle PMI di acquistare energia rinnovabile a prezzi stabiliti. “Proponiamo di incentivare PPA multi-acquirenti per le PMI, consentendo l’aggregazione per l’acquisto di energia verde”, ha aggiunto.
Miglioramento della produttività e potere d’acquisto
Altri temi chiave sollevati da Confapi includono la detassazione del lavoro straordinario e il rafforzamento dei premi di produttività, con l’obiettivo di aumentare la produttività e il potere d’acquisto dei lavoratori. Confapi ha chiesto inoltre la resa strutturale della soglia di esenzione dei fringe benefit aziendali per i dipendenti.
Politiche per la denatalità e l’immigrazione qualificata
Napoli ha poi toccato il tema della denatalità e della gestione dell’immigrazione qualificata, proponendo una strategia italiana allineata con la politica europea che dia centralità all’industria manifatturiera e punti sulla transizione ecologica e digitale in modo sostenibile e competitivo.
Riforma della giustizia e semplificazione burocratica
Confapi ha inoltre ribadito l’importanza di una riforma della giustizia, chiedendo tempi certi e procedure snelle per le PMI, oltre alla riduzione degli oneri normativi e burocratici che gravano eccessivamente sulle piccole imprese. “La riduzione degli obblighi di rendicontazione del 25% per le PMI è un intervento non più procrastinabile”, ha concluso Napoli.
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