Il presidente di Confapi, Cristian Camisa, ha espresso apprezzamento per il decreto presentato dal Governo in Consiglio dei Ministri, che rilancia la volontà di puntare sull’estrazione e il riciclo delle materie prime strategiche. Questi elementi sono essenziali per garantire la competitività delle industrie italiane, soprattutto per le transizioni verde e digitale, la difesa e il settore aerospaziale. “Come Confapi siamo stati i primi a sollevare il tema delle materie prime e delle terre rare,” ha dichiarato Camisa. Senza adeguati approvvigionamenti e scorte di queste materie prime, il sistema industriale rischierebbe di fermarsi nei prossimi mesi.
Priorità nell’estrazione mineraria
Camisa ha sottolineato che l’attività di estrazione mineraria in Italia dovrebbe dare priorità non solo ai minerali legati alle applicazioni green, ma anche a quelli di valore strategico per l’intera industria italiana. “Quello che è strategico per l’Europa non è detto lo sia anche per l’Italia,” ha affermato il presidente di Confapi, mettendo in luce l’importanza di una strategia nazionale che rispecchi le esigenze specifiche del Paese.
Criticità del decreto
Tra le criticità del decreto, Camisa ha evidenziato l’assenza di un diritto di prelazione sull’estrazione mineraria da parte del Governo in caso di estrema carenza nel mercato. Inoltre, non viene menzionata la creazione di una filiera che produca beni ad alto valore aggiunto. “La maggior parte dei Paesi africani, notoriamente ricchi di materie prime, ha rivisto negli ultimi anni la regolamentazione mineraria autorizzando lo sfruttamento delle miniere alla creazione di una filiera che produca manufatti ad alto valore aggiunto,” ha spiegato Camisa, sottolineando il rischio di auto-depredamento per l’Italia.
Attenzione ai rottami non ferrosi
Il presidente di Confapi ha anche richiamato l’attenzione sulla categoria dei rottami non ferrosi, settore che già ora vive una forte carenza di mercato. Al contrario, l’attenzione del decreto è tutta destinata al rottame ferroso, che attualmente è in surplus ma potrebbe entrare in deficit nei prossimi anni con l’adozione della tecnologia a forno elettrico nel settore siderurgico europeo. “Produrre ora una regolamentazione eccessivamente stringente sul rottame ferroso rischia di distruggere il settore della raccolta e distribuzione del rottame, composto da centinaia di Pmi,” ha avvertito Camisa, rimarcando l’importanza della trasformazione piuttosto che della produzione di acciaio per l’economia italiana.
Verso una resilienza dell’approvvigionamento
Infine, Camisa ha concluso che, nonostante la diffusa presenza di giacimenti, sarà impossibile ottenere una reale resilienza dell’attività di approvvigionamento del sistema produttivo basandosi solo sulle risorse del sottosuolo nazionale. “Occorre dotare il Paese di un veicolo che attui attività di natura mineraria all’estero sia in ambito terrestre sia in ambito sottomarino,” ha concluso Camisa, indicando la necessità di una strategia internazionale per garantire la sostenibilità delle risorse.
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