In un momento di forti tensioni internazionali e crisi economiche sovrapposte, si accende una nuova preoccupazione per le piccole e medie imprese italiane: la guerra dei dazi, innescata dalle recenti politiche protezionistiche degli Stati Uniti, rischia di alimentare una spirale inflazionistica globale, compromettendo ulteriormente la tenuta economica del sistema produttivo nazionale.
A lanciare un grido d’allarme è Massimo De Salvo, presidente di Confapi Matera, che denuncia in una nota ufficiale gli effetti devastanti dei dazi americani sui prodotti europei, in particolare su comparti fondamentali per il tessuto imprenditoriale della provincia, come l’agroalimentare e il mobile imbottito.
“In un’economia interconnessa come quella attuale – dichiara De Salvo – il protezionismo non paga, danneggia chi lo subisce ma anche chi lo impone”. Il presidente sottolinea come le ripercussioni si estendano ben oltre l’ambito commerciale, generando instabilità monetaria e rischio di inflazione incontrollata, soprattutto se l’Unione Europea dovesse reagire aumentando i tassi di interesse per contrastare il rincaro dei prezzi.
“Si tratta di una concatenazione pericolosa di eventi, che finirebbe per danneggiare gli investimenti delle imprese, già provate da anni difficili e da costi energetici e burocratici elevati”, prosegue De Salvo, evidenziando il rischio concreto di paralisi per interi settori produttivi.
Il confronto con altri contesti internazionali è impietoso: “La Cina sostiene le proprie imprese con aiuti mirati, cosa che in Europa è vietata dalle normative sugli aiuti di Stato. Tuttavia, chiediamo che anche il Governo italiano trovi strumenti compatibili per sostenere le PMI, come già sta facendo la Spagna”, afferma il presidente, invocando misure urgenti e concrete.
A rendere la situazione ancora più preoccupante è l’atteggiamento della politica americana: “Trump percepisce l’IVA come un dazio. Crede che l’Europa applichi già una tassa del 22% contro gli Stati Uniti. Questo dimostra l’incomprensione alla base di queste scelte unilaterali e miopi”, ammonisce De Salvo.
Infine, il presidente di Confapi Matera ricorda che l’Italia ha già perso l’accesso al mercato russo a causa della guerra in Ucraina e delle sanzioni conseguenti. “Non possiamo permetterci di perdere anche quello americano. Sarebbe un colpo mortale per molte imprese”, conclude, esortando istituzioni nazionali ed europee a una strategia di difesa e dialogo, prima che sia troppo tardi.
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