L’incontro odierno al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) ha segnato una svolta nella vertenza Dema, azienda del settore aeronautico. L’azienda ha ritirato il piano industriale presentato nei precedenti incontri del 6 e del 20 febbraio, sostituendolo con un nuovo progetto, in linea con le richieste avanzate dal sindacato.
A confermarlo è Mauro Cristiani, segretario generale della Fiom Cgil di Napoli, che ha sottolineato come il nuovo piano preveda la salvaguardia di tutti gli stabilimenti e la loro piena operatività. In particolare, lo stabilimento di Somma Vesuviana manterrà le attività di assemblaggio, gestione del magazzino, galvanica, lavorazione della lamiera e gli uffici direzionali. Inoltre, sono previsti nuovi macchinari e il rafforzamento del centro di ricerca applicato alla produzione, un progetto che vede la co-partecipazione della Regione Campania e dell’Università degli Studi di Napoli Federico II.
Secondo Cristiani, il risultato raggiunto è il frutto della determinazione dei lavoratori, che hanno portato avanti uno sciopero di 32 giorni per ottenere garanzie sul futuro produttivo e occupazionale. Tuttavia, resta la necessità di approfondire le strategie di formazione per la riqualificazione del personale, così come gli investimenti e l’acquisizione di nuove commesse per garantire la solidità finanziaria dell’azienda e la sua crescita nel lungo termine.
L’esito dell’incontro rappresenta un passo avanti significativo, ma il confronto tra le parti proseguirà per definire ulteriori dettagli sulle misure a sostegno dell’occupazione e della competitività industriale di Dema.
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