Senato - dl aiuti bis e superbonus manovra milleproroghe sanzioni

Al via nell’Aula del Senato la discussione sul decreto legge aiuti bis. Il testo è stato modificato alla Camera, dove è stata eliminata la norma introdotta in prima lettura a Palazzo Madama che eliminava il tetto per gli stipendi dei vertici della Pubblica amministrazione. Verrà definitivamente approvato oggi.

Nessun accordo per la delega fiscale e quindi strada sbarrata anche al ddl sull’equo compenso e su ergastolo ostativo. Lo si apprende a termine della capigruppo di palazzo Madama. I tre provvedimenti sono stati sempre legati da una serie di veti incrociati da parte dei gruppi e già prima della pausa estiva era chiaro che sarebbe arrivata l’approvazione per tutti e tre o niente. Oggi dovrebbe essere l’ultima seduta per l’Aula del Senato che però potrà essere convocata a domicilio in caso di necessità.

Tra i provvedimenti che attendono l’approvazione figurano anche le modifiche al Superbonus.

Cosa prevede il testo dell’emendamento “Superbonus”

L’emendamento prevede di rendere leggermente più morbidi i vincoli sulle cessioni dei crediti fiscali configurando la responsabilità solidale dei cedenti/cessionari solo in caso di dolo e colpa grave per i crediti relativi ai lavori successivi all’inserimento dell’asseverazione (decreto di novembre 2021). Limitando cioè la responsabilità per tutte le altre situazioni, cioè tutelando chi non abbia agito con la dovuta diligenza. Escludendo cioè la responsabilità solo per chi sia stato coinvolto in violazioni in modo inconsapevole per norme che più di qualcuno, segnala, hanno finito per configurare un’area grigia di discrezionalità.

Per i crediti sorti prima dell’inserimento dell’asseverazione la responsabilità solidale solo in caso di dolo e colpa grave è condizionata ad un’asseverazione ora per allora. Col primo cedente e primo cessionario (proprietario e impresa) che restano sempre solidalmente responsabili