Prezzi al consumo, inflazione

Nel mese di aprile 2024, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, ha registrato un aumento dello 0,1% su base mensile e dello 0,8% su base annua, in diminuzione rispetto al +1,2% del mese precedente. Questa leggera decelerazione è attribuibile principalmente all’ampliamento della flessione dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati (da -10,3% a -13,9%) e alla decelerazione dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (da +4,5% a +2,7%), dei Servizi vari (da +2,3% a +1,8%), dei Beni non durevoli (da +2,0% a +1,5%), e dei Beni alimentari non lavorati (da +2,6% a +2,2%) e lavorati (da +2,8% a +2,5%). A riportarlo è il consueto rapporto mensile dell’Istat.

Variazioni dei Prezzi dei Beni e Servizi

Nonostante il rallentamento generale, si è registrata un’accelerazione dei prezzi dei Tabacchi (da +1,9% a +3,3%), dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,2% a +3,8%), e dei Beni energetici regolamentati (da -13,8% a -1,3%).

L’inflazione di fondo, che esclude i beni energetici e gli alimentari freschi, è decelerata da +2,3% a +2,1%, così come quella al netto dei soli beni energetici, scesa da +2,4% a +2,1%. La dinamica dei prezzi dei beni ha mostrato una flessione più ampia (da -0,2% a -0,6%) e quella dei servizi è leggermente decelerata (da +3,0% a +2,9%), aumentando il differenziale inflazionistico tra servizi e beni (+3,5 punti percentuali, dai +3,2 di marzo).

Inflazione a Napoli

A Napoli, l’indice medio dei prezzi al consumo è rimasto invariato ad aprile rispetto al mese precedente. Tuttavia, il tasso tendenziale annuo di inflazione è sceso all’1,7% rispetto al 2,5% di marzo. Nonostante la stabilità generale, si segnala un forte incremento rispetto ad aprile 2023 dei prezzi degli alimentari (+4,9%) e dei servizi ricettivi e di ristorazione (+5%). Al contrario, le utenze domestiche hanno subito un forte calo (-11,3% in un anno).

Indici e Prospettive Future

L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) è aumentato dello 0,5% su base mensile, riflettendo la fine dei saldi stagionali, e dello 0,9% su base annua, rispetto al +1,2% di marzo. L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, ha registrato una diminuzione dello 0,1% su base mensile e un aumento dello 0,8% su base annua.

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto principalmente alla crescita dei prezzi dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+1,6%), dei Tabacchi (+1,3%) e dei Servizi relativi ai trasporti (+0,7%). Questi aumenti sono stati solo parzialmente compensati dalla diminuzione dei prezzi dei Beni energetici regolamentati (-10,1%) e non regolamentati (-1,8%).

Il trend

Ad aprile 2024, l’inflazione in Italia ha registrato un rallentamento, riportandosi ai livelli di gennaio e febbraio (+0,8%). Questo trend è stato influenzato principalmente dalla flessione dei prezzi dei beni energetici non regolamentati e dalla decelerazione dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti. Tuttavia, alcune categorie come i tabacchi e i servizi ricreativi hanno visto un’accelerazione dei prezzi. L’inflazione acquisita per il 2024 è pari a +0,6% per l’indice generale e a +1,6% per la componente di fondo. A Napoli, la stabilità dei prezzi maschera significativi aumenti in alcune categorie e cali in altre, riflettendo le dinamiche nazionali ma con peculiarità locali.

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